“E’ in corso un golpe contro la Costituzione e contro la massima magistratura”. Non ci sta il procuratore generale del Venezuela Luisa Ortega (foto), rimossa dall’incarico con una decisione dell’Assemblea Costituente respinge il provvedimento dell’organismo voluto dal presidente Nicolas Maduro. “Disconosco la decisione e non la accetto, perche’ e’ al margine della Costituzione e della legge”, ha detto la Ortega. Secondo il procuratore destituito, “e’ in corso un golpe contro la Costituzione e contro la massima magistratura” da parte del governo di Maduro. In sostanza, il procuratore respinge il provvedimento dell’organismo voluto da Maduro. Tuttavia, la nuova Assemblea costituente, dai poteri illimitati, ha messo a segno un grosso colpo all’inizio dei lavori rimuovendo dalle sue funzioni la procuratrice, una dei principali avversari di Maduro. Per il leader chavista e membro della Costituente Diosdado Cabello, “non e’ un linciaggio personale, politico, ma ripettare la legge”. Maduro, in un’intervista, invece, ha spiegato che Ortega “ha mentito” quando ha detto di non aver avallato la nomina dei magistrati del TSJ (la corte suprema) nel 2015. Al posto di procuratore generale, chavista di 59 anni, e’ stato indicato provvisoriamente il difensore del popolo Tarek William Saab, della corrente del presidente.
La funzionaria, cui e’ stato proibito di lasciare il paese e che ha avuto i conti congelati, sostiene che quello che sta accadendo “e’ un infimo esempio di quello che e’ in arrivo per tutti coloro che osano opporsi al governo totalitario”. La mossa ha suscitato le proteste di altri Paesi dell’America Latina: la presidente cilena Michelle Bachelet ha detto che il provvedimento di ieri e’ un duro colpo all’equilibrio dei poteri democratici in Venezuela. Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos aveva definito illegittima la sospensione di Ortega. La presidente della Costituente Delcy Rodriguez lo ha chiamato “usurpatore”. La Ortega aveva fatto sapere poco prima di essere destituita che delle unità della Guardia nazionale bolivariana (Gnb) che avevano preso posizione intorno agli uffici della Procura generale nel centro di Caracas, le avevano impedito di accedervi. “E’ una dittatura!” aveva denunciato. “Non soltanto arrestano la gente arbitrariamente ma la fanno processare dalla magistratura militare e adesso non lasciano entrare la procuratrice generale nel suo ufficio”. Ortega ha promesso di continuare “a lottare per la libertà e la democrazia in Venezuela”. La Procura generale aveva aperto mercoledì una inchiesta per frode elettorale presunta nello scrutinio con il quale l’Assemblea era stata eletta il 30 luglio e aveva chiesto l’annullamento dell’insediamento della super potente istituzione ma l’iniziativa ha poche chance di arrivare a buone fine: tutte le precedenti iniziative simili sono state neutralizzate dalla Corte suprema (Tsj), accusata dall’opposizione di essere vicina al potere.
Nominata nel 2007 dallo scomparso presidente Hugo Chavez, Ortega è la principale figura istituazionale a sfidare il suo successore, Maduro. La Costituente ha annunciato che sarà sostituita provvisoriamente da un uomo vicino al potere, il “difensore del popolo” (ombudsman) Tarek William Saab. Rinuiti a San Paolo, i ministri degli Esteri di Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay hanno deciso di sospendenre politicamente il Venezuela da Mercosur, il mercato comune sudamericano “per rottura dell’ordine democratico”. Il Venezuela è stato già sospeso da Mercosur da dicembre, per ragioni commerciali. Ma il mercato comune questa volta ha invocato la “clausola democratica”, per ottenere più grandi ripercussioni politiche. Questa clausola era stata utilizzata prima solo una volta, nel 2012, contro il Paraguay dopo la destituzione del presidente Fernando Lugo. “La sospensione sarà revocata solo se gli altri membri del gruppo avranno ritenuto che l’ordine democratico sia stato ristabilito pienamente”, ha spiegato Mercosur in un comunicato. Presieduta dall’ex ministro degli Esteri Delcy Rodriguez, la Costituente avrà per missione di riscrivere la Costituzione del 1999 promulgata da Chavez. Insediata ufficialmenmte da venerdì, la Costituente ha fatto sapere all’inizio dei suoi lavori che rimarrà operariva per un massimo di due anni.