Ventenne uccisa a coltellate a Catania. Fermato l’ex convivente che confessa: “Sono stato io”
MACABRA SCOPERTA L’uomo arrestato a Milano mentre stava salendo su un treno diretto in Svizzera di Maurizio Balistreri
di Maurizio Balistreri
“Sì, sono stato io…” Antonio Luca Priolo ha confessato ai carabinieri di Milano di aver ucciso la sua ex convivente, Giordana Di Stefano (foto), a Nicolosi, nel catanese. Il giovane 24enne è stato arrestato dai carabinieri in stazione Centrale a Milano mentre stava salendo su un treno diretto in Svizzera. I militari del Nucleo investigativo del capoluogo lombardo, a cui i colleghi siciliani avevano inviato segnalazione della presenza dell’uomo in stazione e una sua foto, lo hanno raggiunto al binario e lo hanno chiamato per nome. Lui si è girato e ha detto “Sono io, mi avete preso”, ed è scoppiato in un pianto a dirotto. Il cadavere di Giordana Di Stefano, 21 anni, è stato ritrovato oggi all’interno della sua auto nelle campagne di Nicolosi, in provincia di Catania, con segni di arma da taglio alla gola, al torace e all’addome. Due anni fa la giovane aveva presentato delle denunce per stalking. Priolo e la Di Stefano avevano una bimba di 4 anni, per l’affido della quale era stato aperto un contenzioso in sede civile.
Oggi la giovane donna era parte lesa nella 1/a udienza preliminare per stalking scaturita da una sua denuncia del 3 ottobre 2013. Da allora non aveva più segnalato minacce e non aveva neppure nominato un proprio avvocato. Non è ancora chiaro se l’omicidio è collegato a questo episodio: nessun elemento collega denuncia a omicidio. “Lui era geloso, ma non violento. Lei non aveva paura di lui e non riusciamo a credere che sia stato lui” continuano a ripetere alcune amiche di Giordana. Prima della macabra scoperta, la madre della ragazza aveva denunciato ai carabinieri la scomparsa della figlia, che da ieri sera aveva fatto perdere le proprie tracce. E’ scattata immediatamente la ricerca, conclusa stamani quando una pattuglia dei carabinieri ha trovato l’auto della giovane, un’Audi A2 grigia, in via Monpeluso, nelle campagne di Nicolosi. A bordo il suo cadavere.