Scienza e Tecnologia

I venti di Giove “affondano” fino a 3mila Km dalle nubi

La sonda Nasa Juno, in orbita intorno a Giove è riuscita a misurare la profondità di penetrazione dei venti sotto la spessa coltre di nubi del pianeta; è di circa 3mila Km sotto il livello delle nuvole. La scoperta, alla quale ha contribuito anche l’Italia tramite l’Università La Sapienza di Roma, permetterà di far luce sulla circolazione atmosferica e sulla struttura interna del gigante gassoso. I risultati della ricerca, coordinata per l’ateneo romano da Luciano Iess, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature. Il gruppo di ricerca con la collaborazione di Daniele Durante e Paolo Racioppa e di altri ricercatori di università e istituzioni scientifiche italiane e straniere, è riuscito a stabilire la profondità dei venti, in base alle misure della gravità del pianeta effettuate dalla sonda. Le misurazioni di Juno sono state rese possibili dallo strumento di grandissima precisione KaT, Ka-band Translator, realizzato da Thales Alenia Space Italia con il contributo dei ricercatori di Sapienza e finanziato dell Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Giove è un gigante gassoso con un raggio di circa 70mila km (11 volte quello della Terra) e una composizione molto simile a quella del Sole, in larga parte idrogeno ed elio. Il pianeta è quindi privo di una superficie solida e probabilmente di un nucleo ben definito. I venti del pianeta sono determinati dalle stesse leggi che regolano la circolazione atmosferica sulla Terra dove le zone di alta e bassa pressione, associate a diverse densità dell atmosfera, forzano il movimento di grandi masse d aria: più profondi sono i venti, maggiori sono le masse atmosferiche messe in movimento e maggiore è la variazione di gravità generata. Sono state proprio le variazioni di gravità associate alle diverse densità atmosferiche e velocità dei venti nei due emisferi (nord e sud) a fornire la chiave per esplorare le profondità del pianeta.

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