“L’approvazione della modifica della manovra correttiva alla Finanziaria del maggio scorso porta brutte notizie per decine di migliaia di precari siciliani, che lavorano nei numerosi comuni in dissesto e in predissesto”. Lo afferma il vice presidente vicario dell’Ars, Antonio Venturino, sottolineando come “l’intervento del governo e del legislatore regionale sia peggiorativo in quanto mette sullo stesso piano il finanziamento erogato ai comuni in dissesto finanziario con quelli non in dissesto, creando di fatto l’impossibilità per tutti i comuni in dissesto di mantenere prorogare o proseguire i contratti a tempo determinato secondo la legislazione vigente. Questo modo di legiferare, di proroga in proroga, che da tanti anni ormai viene portato avanti dalla Regione Siciliana – aggiunge Venturino – esporrà lo Stato e la stessa Regione davanti al Tribunale europeo, con pesantissime sanzioni che naturalmente avranno un costo maggiore rispetto alla spesa per la stabilizzazione a tempo indeterminato dei contratti in essere”.