Vero o falso Caravaggio? Il “Giuditta e Oloferne” va all’asta
La tela attribuita al pittore italiano divide gli esperti video
Vero o falso che sia il “Giuditta e Oloferne” attribuito a Caravaggio andrà all’asta il 21 giugno con un prezzo stimato di 150 milioni di euro. La tela, che venne ritrovata casualmente in una soffitta di Tolosa nel 2014, in questo momento è esposta all’Hotel Drouot di Parigi, a beneficio dei collezionisti che potrebbero acquistarlo. Il dipinto di Caravggio fu realizzato nel 1607. Sulla tela esposta nella capitale francese è nato un dibattito negli ultimi anni che ha diviso gli esperti d’arte. C’è chi atttribuisce il quadro al grande maestro italiano e chi invece nutre dei dubbi sulla paternità dell’opera. Altri ancora, dopo attenti studi, la cosiderano una copia realizzata dal pittore fiammingo Louis Finson.
“Ciò che lo rende vero è la potenza del tema. Solo Caravaggio era capace di rendere delle espressioni così forti. Poi la qualità dei drappi rossi sullo sfondo. Nessun pittore e tantomeno Finson sarebbe stato capace di realizzare quei drappeggi. Anche i lenzuoli bianchi. Nel quadro ci sono tutte le qualità di Caravaggio”, ha spiegato Marc Labarbe, il banditore dell’asta. Il quadro da lunedì prossimo sarà esposto a Tolosa dove sarà battuto all’asta il 21. Molti musei e altrettanti collezionisti privati sono pronti ad aggiudicarsi l’opera a suon di rialzi. Lo Stato francese, dopo averlo classificato come un tesoro nazionale, impedendone in questo modo la vendita all’estero fino novembre del 2018, non ha concretizzato l’acquisto definitivo. L’incertezza sull’autenticità, oltre ai budget ridotti a disposizione dei musei nazionali hanno scoraggiato un rilancio.