Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con un proprio decreto ha formalizzato la dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate a causa delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi in varie parti del territorio sabato 22 e domenica 23 agosto scorsi. Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare le conseguenze verificatesi a seguito di intense precipitazioni temporalesche, vento molto forte e grandinate che hanno causato danni nei territori provinciali di Belluno, Verona, Vicenza e Padova. Nel pomeriggio di sabato 22, violenti temporali hanno colpito l’area dolomitica della provincia di Belluno, causando colate di fango e, a causa del forte vento, lo scoperchiamento e il danneggiamento di alcune abitazioni. I forti temporali di domenica 23 agosto hanno poi interessato l’intero territorio regionale, ma la loro intensità è risultata eccezionalmente forte in provincia di Verona, e in particolare nel capoluogo, nel vicentino, e nei colli padovani, causando l’abbattimento di centinaia di alberi, danni alle abitazioni e allagamenti diffusi.
La Protezione Civile regionale ha già stilato un primo elenco di Comuni colpiti, elenco che potrà essere successivamente ampliato man mano che verranno formalizzate alla Regione le segnalazioni dei danni subiti da altre Amministrazioni, attraverso l’inserimento dei nuovi Comuni nell’attuale decreto. Lo stesso Zaia, si è recato a Verona in sopralluogo per constatare personalmente la situazione dei danni causati dal fortunale che ha colpito la città scaligera domenica 23 agosto. “È un’autentica tragedia, Verona ne esce devastata. Alcune parti della città sono in ginocchio, ho visto molte persone con lacrime agli occhi, avere un metro di acqua nei negozi e nelle case vuol dire devastazione”. “Il comune raccoglierà la lista dei danni subiti, e poi presenteremo il conto al governo nazionale. Ho presentato la dichiarazione dello stato di calamità nazionale. Mi auguro che il governo faccia presto una decretazione d’urgenza al consiglio dei ministri”.
Strade come “fiumi” di grandine a Verona, e oltre 500 alberi abbattuti dalla forza del vento, secondo il primo conteggio del fortissimo nubifragio che nel pomeriggio di ieri ha interessato parte del Veneto e in particolar modo la città di Verona e la sua provincia. Danni per il forte nubifragio anche nelle province di Vicenza e Padova. Oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative dei Vigili del Fuoco. A Verona risultano eseguiti 174 interventi di soccorso per allagamenti, rimozione elementi piante, rami ed elementi pericolanti. A Vicenza si contano invece 110 richieste di soccorso evase per i danni del forte nubifragio. A Padova infine i vigili del fuoco sono già intervenuti per 105 richieste di soccorso.
“Su Verona in dieci minuti si è abbattuto qualcosa come l’equivalente della tempesta Vaia” ha scritto il sindaco della città Federico Sboarina in un post su Facebook, in cui ha pubblicato foto della tempesta, con alberi caduti, strade ricoperte di grandine, auto rovesciate. “Mai vista una furia del genere”, continua il sindaco, descrivendo: “Vento, acqua e grandine di proporzioni straordinarie hanno ridotto la città come un campo di battaglia. Tantissimi danni pubblici e privati”. Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Sboarina “per avere aggiornamenti”, riferisce il sindaco nel corso del punto stampa nel municipio scaligero con il governatore del Veneto Luca Zaia “e mi ha dato tutta la vicinanza ai veronesi e alla città così duramente colpita”.
“Non c`è tempo da perdere. A Verona le famiglie e le attività produttive non possono aspettare. Occorre intervenire subito con misure economiche a sostegno di chi ha subito i devastanti effetti dell`ondata di maltempo” ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, aggiungendo che “ieri sera ho telefonato al governatore Luca Zaia e al sindaco Federico Sboarina per esprimere la mia vicinanza alla città di Verona, per ribadire il mio sostegno e per promuovere a tutti i livelli iniziative utili a supportare concretamente i territori colpiti dal violento nubifragio”, conclude il Presidente del Senato.