Scatteranno domani i licenziamenti dei 204 dipendenti ex Aps (Acque potabili siciliane) che stamattina hanno manifestato con un si-in davanti alla Prefettura di Palermo. I sindacati Filctem, Femca, Uiltec, Ugl Chimici e Cisal Federenergia hanno incontrato il vice prefetto, mentre per oggi nel frattempo sono attese le decisioni del tavolo nazionale convocato dall’esperto del governo Erasmo De Angelis, che ha ricevuto l’incarico dopo l’incontro tra i sindacati e Graziano Delrio la settimana scorsa a palazzo d’Orleans. Domani i lavoratori, al loro diciottesimo e ultimo giorno di sciopero, si recheranno sotto la sede di via Ugo la Malfa 28 A in attesa di conoscere il loro destino alla scadenza dell’ordinanza prefettizia. “In Prefettura abbiamo ascoltato le rassicurazioni della dottoressa Rossella Trio, che ci ha chiesto di avere fiducia e ci ha confermato il massimo impegno del Prefetto per la risoluzione della vertenza – hanno dichiarato Francesco Lannino, per la Filctem Cgil, Giovanni Musso per la Femca Cisl, Maurizio Terrani per la Uiltec Uil, Margherita Gambino per Ugl Chimici, Raffaele Loddo per Cisal Federenergia -. Abbiamo comunque ribadito le nostre riserve sul fatto che malgrado tanti incontri istituzionali, manifestazioni e uno sciopero che va avanti dal 18 ottobre, la soluzione debba essere individuata sempre all’ultimo minuto. L’interlocuzione non abbiamo mai smesso di cercarla proprio per evitare altre soluzioni non definitive e nuove ordinanze d’emergenza. Con il licenziamento dei 52 lavoratori, anche il servizio idrico integrato, gestito per ora dall’Ato idrico nei 52 comuni della Provincia, si interrompe”.