Politica

Vertice centrodestra, accordo pieno su premiership. Tensione sui collegi

I leader del centrodestra hanno raggiunto “pieno accordo” sulla questione della premiership e anche su come ripartire le candidature nei 221 collegi uninominali, “in base al consenso attribuito ai partiti” in vista delle Politiche del 25 settembre. È quanto riferisce un comunicato congiunto diffuso al termine del vertice durato oltre quattro ore. Sulla premiership il comunicato conferma che “la coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l’esponente indicato da chi avrà preso più voti”.

Al tempo stesso “è stata trovata un`intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti”. Il centrodestra presenterà anche una lista unica nelle Circoscrizioni Estere. “L’unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre” affermano i leader del centrodestra, evidenziando che la coalizione “ha avviato il lavoro con l`obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo”.

Il centrodestra lavorerà per presentare un programma comune che tutti i partiti coalizzati potranno depositare al momento della presentazione dei simboli. Nei prossimi giorni sarà creato un tavolo con questo obiettivo. Il Rosatellum prevede infatti che al momento della presentazione del contrassegno venga anche indicato il capo politico, il programma ed eventuali collegamenti.
Già per le elezioni del 2018 i partiti del centrodestra, come segno di unità, pur indicando diversi candidati premier presentarono un unico programma. “Miracolosamente è stata trovata la quadra, c’è accordo sul metodo” ha detto il leghista Giancarlo Giorgetti al termine del vertice di centrodestra alla Camera.

Divisione dei collegi

Questa è la suddivisione che è stata stabilita dal vertice del centrodestra: 98 collegi a Fdi, che però si farà carico anche di ulteriori 11 riservati a Noi con l’Italia, Udc e Coraggio Italia; 70 alla Lega e 42 a Forza Italia. Alla fine, viene spiegato, è passata l’idea che andasse fatta una media ponderata dei sondaggi non solo recenti, con il risultato che i seggi attribuiti a Fratelli d’Italia sono corrispondenti a un consenso di circa il 20%. Durante il vertice di centrodestra, secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi avrebbe contestato il criterio di ripartizione dei collegi sulla base dei soli sondaggi.

Infatti, ci sarebbe stato un momento di tensione nel corso del vertice di centrodestra tra Fi e Fdi sulla questione della distribuzione dei collegi a tal punto che la riunione sarebbe stata sospesa per circa mezz`ora. “Tutti i partiti – avrebbe detto Berlusconi – sono indispensabili per la vittoria, bisogna governare insieme per cinque anni”. Il sistema dei sondaggi da solo, avrebbe argomentato – non può funzionare perché adesso noi siamo a 10, ma con me in campo, Fi può arrivare al 20″.

 

 

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