Vertice di Parigi: l’Ue discute di sicurezza e Ucraina. E a Riad, vertice Usa e Russia

Confermata la partecipazione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e del segretario generale della Nato

Eliseo, sede della presidenza della Repubblica francese (1)

Eliseo, sede della presidenza della Repubblica francese

Oggi, lunedì 17 febbraio 2025, il presidente francese Emmanuel Macron ospiterà all’Eliseo un vertice cruciale per il futuro della sicurezza europea e della situazione in Ucraina.

Al centro delle discussioni ci saranno i principali capi di governo europei, tra cui Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca. Confermata la partecipazione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e del segretario generale della Nato.L’obiettivo del vertice è chiaro: avviare consultazioni tra i leader europei per costruire una strategia comune che possa garantire la sicurezza del continente e contribuire agli sforzi di pace in Ucraina.

Ue e Usa: una visione divergente?

Il vertice parigino si colloca in un contesto geopolitico complesso, dove le posizioni degli Stati Uniti e dell’Europa appaiono a tratti divergenti. L’amministrazione del presidente americano Donald Trump mira a una tregua in Ucraina entro Pasqua, con negoziati concentrati principalmente tra Washington e Mosca. Tuttavia, l’Europa, guidata da Macron, cerca di non essere esclusa dalle trattative e di far valere il proprio ruolo strategico.

Secondo il portavoce della Commissione Europea, “le discussioni potranno proseguire in altri formati per coinvolgere tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa”. Tuttavia, la sfida rimane: trovare un equilibrio tra l’urgenza americana e la volontà europea di avere un ruolo centrale nei negoziati.

Incontro tra Usa e Russia a Riad

Parallelamente al vertice europeo, martedì 18 febbraio è previsto un incontro a Riad tra delegazioni americana e russa per discutere della crisi ucraina. Tra i rappresentanti americani figurano il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Walz. Sul fronte russo, non è ancora chiaro chi parteciperà, anche se si vocifera di una possibile presenza del ministro degli Esteri Serghei Lavrov.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invece, non sarà presente, ribadendo che intende negoziare direttamente con il presidente russo Vladimir Putin solo quando sarà pronto un piano condiviso da Stati Uniti, Ucraina ed Europa.

I numeri e le risorse europee

Un punto di forza dell’Europa è il consistente supporto fornito all’Ucraina. Secondo un’analisi dell’Istituto Kiel, gli aiuti europei all’Ucraina superano quelli statunitensi: l’Europa ha stanziato 70 miliardi di euro in aiuti finanziari e umanitari e 62 miliardi di euro in aiuti militari, mentre gli Stati Uniti hanno destinato rispettivamente 50 e 64 miliardi di euro. Questi numeri evidenziano il ruolo fondamentale dell’Unione Europea nel sostenere Kiev e rappresentano una leva importante per avere voce in capitolo nei negoziati.

Le questioni sul tavolo

Tra i temi caldi del vertice ci saranno:

  • Garanzie di sicurezza per l’Ucraina: si discuterà della possibilità di un’adesione automatica di Kiev alla NATO in caso di violazione del cessate il fuoco da parte della Russia, un’idea sostenuta da alcuni senatori americani e diversi leader europei.
  • Forze di stabilizzazione: gli Stati Uniti hanno chiesto un impegno europeo per una forza di stabilizzazione in caso di tregua, una proposta che divide i leader europei.
  • Sanzioni contro la Russia: il ruolo delle sanzioni europee come strumento di pressione per influenzare i negoziati di pace.

Il ruolo dell’Ue nel futuro della sicurezza

Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha sottolineato che “gli europei saranno in un modo o nell’altro coinvolti nelle discussioni” per porre fine alla guerra. Tuttavia, resta chiaro che solo l’Ucraina potrà decidere di cessare il conflitto, come ribadito dall’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas.

Mentre i leader discutono di diplomazia, in Ucraina il conflitto continua a causare sofferenze. Il presidente Zelensky ha denunciato un attacco russo che ha lasciato oltre 100.000 persone senza riscaldamento a Mykolaiv, definendo tali azioni incompatibili con la volontà di pace.

Il vertice di Parigi rappresenta un’importante opportunità per l’Europa di riaffermare il proprio ruolo nella sicurezza del continente e nei negoziati di pace per l’Ucraina. Tuttavia, la strada è ancora lunga e piena di sfide, sia sul fronte diplomatico che sul campo di battaglia. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se gli sforzi europei riusciranno a influenzare un dialogo dominato finora da Washington e Mosca.