Vertice in Prefettura su Tap, ultimi ulivi rimarranno nel cantiere
Non saranno spostati dal cantiere i 43 ulivi rimasti sulla prima area di lavori per la realizzazione del gasdotto Tap a Melendugno, almeno per il momento. La decisione è stata presa nel corso di un vertice in Prefettura a Lecce, presieduto dal prefetto Claudio Palomba e al quale hanno partecipato il questore Pierluigi D’Angelo, il country manager Tap Italia Michele Mario Elia, i sindaci di Melendugno e Martano, Marco Potì e Fabio Tarantino, e il comandante della polizia municipale di Melendugno, Antonio Nahi. Gli alberi saranno stoccati nel cantiere anziché essere trasferiti alla masseria del Capitano, come è accaduto ai 157 espiantati a fine marzo. Secondo a quanto spiegato Elia “i 12 ulivi saranno sistemati nei vasi, perché dove sono zollati avranno vita breve, lasciandoli insieme ai 31 già nei vasi nell’area di cantiere”. “Il nostro obiettivo principale è quello di salvaguardare gli ulivi, considerato sempre che lavoriamo con le autorizzazioni ricevute e seguendo le procedure d’intesa con il prefetto – ha aggiunto il manager – questa proposta e’ stata fatta per venire incontro alla situazione che si è creata”. Non è ancora stato stabilito il giorno in cui operai e mezzi delle ditte incaricate da Tap torneranno al cantiere in località San Basilio per la sistemazione degli alberi. La speranza di Tap, da quanto si evince dalle dichiarazioni di Elia, è che “possa avvenire già lunedì, ma l’organizzazione tecnica delle procedure spetta al prefetto e al questore”. Lunedì i tecnici dell’Osservatorio fitosanitario regionale e dell’Ufficio provinciale agricoltura di Lecce effettueranno sopralluoghi per verificare le condizioni degli alberi e stabilire se possono restare nel cantiere per i prossimi mesi.