Vertice Ue-Balcani occidentali, non si sblocca l’allargamento. Veto bulgaro a nord macedoni
La speranza è che lo stesso Parlamento di Sofia approvi nei prossimi giorni una risoluzione favorevole al compromesso francese. Secondo Bruxelles “il processo di integrazione deve essere rafforzato”
I leader dell’Unione europea e dei sei paesi terzi dei Balcani occidentali (Montenegro e Serbia che hanno già aperto i negoziati di adesione, Albania e Macedonia del Nord con lo status di candidati, e Bosnia-Herzegovina e Kosovo non ancora candidati) hanno discusso per quasi quattro ore oggi a Bruxelles, due più del previsto, dell’attuale situazione geostrategica e delle modalità per rafforzare ulteriormente le relazioni reciproche. Non sembra tuttavia che siano stati fatti i passi avanti che si speravano per rilanciare il processo di allargamento. Non è stato possibile, in particolare, indicare una prospettiva certa per l’apertura dei negoziati d’adesione con l’Albania e la Macedonia del Nord, che resta bloccata dal veto della Bulgaria.
In realtà, a quanto si apprende da altre fonti, il compromesso promosso dalla presidenza di turno francese del Consiglio Ue per convincere la Bulgaria a rimuovere il suo veto contro l’apertura dei negoziati non sembra aver ottenuto l’accordo della Macedonia del Nord, in particolare su alcune modifiche costituzionali richieste per tutelare la lingua e le minoranze etniche bulgare. La Bulgaria, d’altra parte, è in piena crisi politica dopo che il governo ieri è stato sfiduciato dal Parlamento. La speranza è che lo stesso Parlamento di Sofia approvi nei prossimi giorni una risoluzione favorevole al compromesso francese, ma dopo la discussione al summit questo appare oggi più difficile del previsto. Secondo le fonti qualificate dell’Ue, “il processo di integrazione deve essere rafforzato” offrendo “vantaggi socioeconomici concreti ai partner dei Balcani occidentali già durante i negoziati di adesione”, proponendo di “integrarli gradualmente nei lavori dell’Ue, man mano che attuano l”acquis’ comunitario in ciascun settore”, e “completando la liberalizzazione dei visti per la regione”.
E’ tuttavia “urgente”, hanno rilevato le fonti Ue, compiere “progressi sulle controversie bilaterali e regionali”, e in particolare: 1) “normalizzare le relazioni tra Kosovo e Serbia, attraverso il dialogo Belgrado-Pristina”, 2) “aiutare la Bosnia-Erzegovina ad avanzare nel suo percorso verso lo status di candidato e l’Ue, basandosi sull’accordo politico dei leader del Paese” che era stato promosso recentemente dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Durante l’incontro, i leader dei Balcani occidentali hanno discusso insieme ai Ventisette la nuova proposta della “Comunità politica europea”, promossa inizialmente dalla Francia e volta a creare una piattaforma politica tra i paesi partecipanti in tutto il Continente, come complemento e non come alternativa al processo di allargamento.
“L’Ue – hanno aggiunto le fonti – continuerà a fornire sostegno ai Balcani occidentali, anche per aiutarli ad affrontare le sfide derivanti dalla guerra in Ucraina, ad esempio associando i paesi della regione alle iniziative in materia di sicurezza alimentare ed energetica, e sostenendoli per rafforzare la sicurezza informatica, e per affrontare le minacce ibride e la disinformazione”. C’è anche un Piano economico dell’Ue per i Balcani occidentali, che fornirà fino a 30 miliardi di euro di investimenti per aiutare la regione nella ripresa economica e nella convergenza con l’Ue, e per sostenere progetti strategici che migliorano la connettività e la resilienza della regione. Il primo pacchetto di 21 progetti-faro, per un valore di oltre 3 miliardi di euro, è già stato lanciato all’inizio di quest’anno. I leader dei Balcani occidentali “hanno espresso il loro sostegno al popolo ucraino che continua a lottare per la propria libertà”, mentre i leader dei Ventisette “hanno espresso apprezzamento per quei partner che si sono allineati con le sanzioni dell’Ue”, hanno riferito ancora le fonti, concludendo che tutti i leader “hanno deciso di continuare a rispettare i propri impegni e a incontrarsi regolarmente”.