L’Italia sostiene la prospettiva europea di Ucraina, Moldova e Georgia ma invita le istituzioni Ue ad assicurare parallelamente “passi tangibili” anche nel percorso dei Balcani Occidentali e in questo senso sostiene “con convinzione” l’apertura dei negoziati di adesione anche con la Bosnia-Erzegovina. Questa la posizione del governo alla vigilia del vertice UE-Balcani occidentali in programma oggi a Bruxelles. Oltre ai capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi membri, è prevista la partecipazione del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, e della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Per la regione, saranno presenti il primo ministro albanese Edi Rama; il primo ministro della Macedonia del Nord Dimitar Kovacevski; la prima ministra serba Ana Brnabic; la presidente del Kosovo Vjosa Osmani; il presidente del Montenegro Jakov Milatovic; il presidente di turno della Bosnia ed Erzegovina Željko Komsic (membro croato della Presidenza tripartita).
L’Italia – ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera – “sostiene con convinzione la raccomandazione della Commissione Europea di aprire i negoziati per l`adesione con Ucraina e Moldova” e la raccomandazione di concedere lo status di candidato alla Georgia. Per i Balcani occidentali, “l`Italia sostiene fermamente il cammino europeo della Bosnia Erzegovina”. L’allargamento però, ha ricordato, “porta inevitabilmente con sé nuove sfide a cui dovremo essere capaci di rispondere. Discuteremo proprio in Consiglio Europeo del percorso di riforme che l`Unione Europea sarà chiamata ad intraprendere per essere pronta ad accogliere i nuovi membri nei prossimi anni ed in particolare quelli di maggior peso demografico ed economico”.
Nelle due sessioni il focus della discussione sarà incentrato su come rafforzare impegno politico e sostegno economico dell’Ue nella regione, in particolare nell’ottica di favorire le riforme e la convergenza al mercato unico europeo, promuovendo la cooperazione e la riconciliazione nella regione. Per l’Italia, viene sottolineato, è importante riaffermare la prospettiva europea della regione, non solo per le implicazioni geostrategiche, ma anche alla luce delle crescenti aspettative da parte dei Paesi interessati per un’accelerazione del processo di integrazione europea.
Per quanto riguarda in particolare i Balcani Occidentali, l’Italia giudica “positiva” la proposta della Commissione Europea del nuovo Piano di Crescita, strumento di integrazione graduale nel mercato unico, che prevede investimenti per 6 miliardi di euro, condizionati all’approvazione delle riforme socio-economiche necessarie. Al termine del summit è prevista l’adozione da parte dei leader Ue di una Dichiarazione finale cui i partner balcanici sono stati invitati ad allinearsi. Il testo ricalca il linguaggio consolidato in tema di adesione Ue dei Balcani Occidentali e riafferma il comune impegno a una maggiore integrazione della regione nel mercato unico dell’Ue, individuando una gamma di aree di cooperazione, incluse cyber-security e lotta alle migrazioni irregolari.