Vertice Ue, vigili su varianti. Accordo su certificato Covid

I 27 s’impegnano anche a donare 100 milioni di dosi a paesi poveri entro 2021 VIDEO

Macrondraghi

Il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue a Bruxelles ha approvato le conclusioni relative alla pandemia di Covid-19, sottolineando la nota ottimistica dell’accelerazione delle vaccinazioni e del miglioramento della situazione epidemiologica, ma avvertendo anche che è necessario restare vigili rispetto alle nuove varianti del virus, continuare ad aumentare la produzione e l’approvvigionamento dei vaccini in tutta l’Unione. Il Consiglio europeo, inoltre, ha salutato l’accordo raggiunto fra le istituzioni europee sul certificato digitale Covid-19 e sollecitato la sua rapida entrata in vigore.

Le conclusioni approvate non si discostano quasi in nulla dall’ultima bozza, se non per il fatto che sono state tolte le parentesi quadre attorno alla cifra di 100 milioni di vaccini Ue da donare ai paesi poveri, entro l’anno, confermando quest’obiettivo. “Il ritmo delle vaccinazioni – afferma il Consiglio europeo nelle conclusioni – è accelerato in tutta l’Ue e deve essere sostenuto. Questo, insieme a un miglioramento della situazione epidemiologica generale, consentirà una graduale riapertura delle nostre società. Tuttavia, dobbiamo rimanere vigili rispetto all’emergere e la diffusione di varianti (del virus, ndr) e agire se necessario. Sarà fondamentale il lavoro in corso per aumentare la produzione di vaccini e garantire un approvvigionamento adeguato in tutta l’Ue”.

Riguardo alle restrizioni di viaggio per contenere la pandemia nei diversi Stati membri, “gli sforzi per garantire un approccio coordinato dovrebbero continuare prima dell’estate”, e in questo contesto il Consiglio europeo “accoglie con favore l’accordo raggiunto sul certificato Covid digitale dell’Ue, e ne chiede la rapida attuazione”. “Come passo successivo, al fine di facilitare la libera circolazione nell’Ue”, il vertice “chiede la rapida revisione della raccomandazione del Consiglio sui viaggi all’interno dell’Unione”, e “accoglie con favore la revisione della raccomandazione del Consiglio sui viaggi non essenziali verso l’Ue”.

“L’impatto della pandemia – ricorda il Consiglio europeo – sarà contenuto solo attraverso una risposta globale globale. L’Ue è il più grande esportatore di vaccini anti Covid-19 nel mondo e continuerà i suoi sforzi per aumentare le capacità di produzione globale al fine di soddisfare le esigenze globali”. Il Consiglio europeo, inoltre, “chiede che si intensifichi il lavoro per garantire un accesso equo globale ai vaccini anti-Covid-19 e sostiene il ruolo guida del programma Covax a tale riguardo. L’Ue e i suoi Stati membri si sono impegnati ad accelerare la condivisione dei vaccini per sostenere i paesi bisognosi, con l’obiettivo – confermano i leader dei Ventisette – di donare almeno 100 milioni di dosi entro la fine dell’anno, e per aiutare a sviluppare la capacità di produzione locale in linea con la Dichiarazione del vertice mondiale sulla salute” di Roma.