“Uno scambio di vedute franco e aperto”: così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha definito il vertice fra Unione Europea e Cina, in cui Bruxelles ha ribadito la necessità di rispettare il diritto internazionale e la sovranità e integrità territoriale ucraina. “La Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha una speciale responsabilità, è in gioco la sua reputazione” ha ricordato Von der Leyen nella conferenza stampa di chiusura. La presidente della Commissione ha sottolineato come gli scambi commerciali fra Cina ed Ue ammontino a 2 miliardi di euro al giorno, contro i 330 milioni di euro di quelli fra Pechino e Mosca: “Un prolungamento del conflitto e una più grande destabilizzazione dell’economia mondiale non sono nell’interesse di nessuno”. Von der Leyen ha tuttavia concluso ricordando come continui invece una cooperazione costruttiva con Pechino nel settore della lotta ai cambiamenti climatici.
E’ terminata attorno alle 15 la seconda e ultima sessione del vertice Ue-Cina, con la videoconferenza a cui hanno partecipato da Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, e da Pechino prima il primo ministro Li Keqiang, e poi il presidente Xi Jinping. Michel e von der Leyen terranno ora una conferenza stampa sui risultati del vertice. Xi Jinping ha chiesto ai vertici europei di adottare una politica “indipendente” nei confronti della Cina. L’ha segnalato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying. “Sottolineando la coerenza e la continuità della politica Ue della Cina, il presidente Xi ha chiesto all’Ue di formarsi una propria percezione della Cina, di adottare una politica indipendente verso la Cina e di lavorare con la Cina per una sostenuta crescita delle relazioni Cina-Ue”, ha scritto Hua.
Il tema principale in discussione al vertice è tuttavia la guerra in Ucraina: l’impegno della comunità internazionale per sostenere il Paese invaso dalla Russia, la drammatica crisi umanitaria creata dall’aggressione, la sua natura destabilizzante per l’ordine internazionale e il suo impatto globale. L’Ue intende cogliere l’occasione per evidenziare “la necessità di difendere l’ordine internazionale basato sulle regole e su valori universali”. Il punto su cui più preme l’Unione europea è “l’urgente necessità di stabilire un cessate il fuoco, per corridoi umanitari sicuri e metter fine a questa guerra. L’Ue sottolinea che “la neutralità non è possibile in questa guerra”, e si aspetta che la Cina non sostenga la Russia contrastando o aggirando gli effetti delle sanzioni contro Mosca. “Il sostegno della Cina alla Russia nell’elusione delle sanzioni sarebbe dannoso per la reputazione internazionale della Cina e avrebbe effetto sulle sue imprese”, si legge nella nota. In mattinata, si era svolta la prima sessione del vertice Ue-Cina, con la videoconferenza a cui hanno partecipato da Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, e da Pechino il primo ministro cinese Li Keqiang.