Vettel lascia la Ferrari a fine 2020: devo riflettere sul futuro

Carlos Sainz junior il probabile sostituto di Vettel sulla rossa VIDEO

Sebastian Vettel

Nessuna discussione sul compenso, ma un accordo comune di proseguire “su strade diverse”. Così è stato annunciato il divorzio tra il campione del mondo di Formula 1 Sebastian Vettel e la Ferrari, che verrà formalizzato al termine della stagione sportiva 2020. “Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020 – ha spiegato Vettel -. In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai”. L’emergenza Covid-19 potrebbe aver fatto scattare la scintilla al pilota. “Quello che è accaduto in questi ultimi mesi – ha aggiunto – ha portato tanti di noi a fare delle riflessioni su quelle che sono davvero le priorità della vita: c’è bisogno di immaginazione e di avere un nuovo approccio a una situazione che è mutata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro”.

“La Scuderia Ferrari – ha aggiunto Vettel annunciando il suo addio – ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita. Infine, voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni”. Nessuna anticipazione sul futuro: “Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia con la Ferrari cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”. “Abbiamo preso questa decisione insieme a Sebastian e riteniamo che sia la miglior soluzione per entrambe le parti – ha commentato Mattia Binotto, Managing Director della Gestione Sportiva e Team Principal di Ferrari -. Non è stato un passo facile da compiere, considerato il valore di Sebastian, come pilota e come persona. Non c’è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i nostri rispettivi obiettivi”.

Sebastian, come ha ricordato l’ingegnere della Ferrari, è “già entrato nella storia della Scuderia – con 14 Gran Premi conquistati è il terzo pilota più vittorioso ed è già quello che ha ottenuto il maggior numero di punti iridati – e nelle cinque stagioni fin qui disputate con noi è salito tre volte sul podio del Campionato Piloti, contribuendo in maniera decisiva alla costante presenza della squadra tra le prime tre della classifica Costruttori”. “A nome di tutta la Ferrari – ha concluso Binotto – voglio ringraziare Sebastian per la sua grande professionalità e l’umanità dimostrate in questi cinque anni, nei quali abbiamo condiviso tanti momenti importanti. Insieme non siamo ancora riusciti a vincere un titolo iridato che per lui sarebbe il quinto ma siamo convinti che in questa anomala stagione 2020 riusciremo a toglierci ancora tante soddisfazioni”. Intanto, a meno di clamorosi ribaltoni sarà Carlos Sainz junior il sostituto di Sebastian Vettel in Ferrari a partire dal 2021: si attende soltanto l`annuncio. Lo spagnolo, venticinquenne figlio dell’ex campione del mondo di rally con cui divide anche il nome di battesimo, è stato scelto da Maranello per fare da scudiero a Charles Leclerc. Sainz ha debuttato in F1 nel 2015 con la Toro Rosso prima di trasferirsi alla Renault nel 2017. In totale ha corso 102 GP. L’ultima esperienza alla McLaren dove è approdato nel 2019 e dove potrebbe sedersi ora Vettel. Al suo attivo ha un terzo posto conquistato in Brasile la scorsa stagione, quando ha fatto registrare il suo miglior piazzamento in classifica generale, chiudendo sesto con 96 punti. Papabili, ma con scarse probabilità Daniel Ricciardo e Antonio Giovinazzi.