Via libera in Parlamento alla risoluzione della maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def. Il testo è stato approvato nell’Aula della Camera con 379 ‘sì’, 42 ‘no’ e 4 astenuti e in Senato con 190 voti favorevoli, 37 contrari e un astenuto. Il documento contiene dieci impegni per il governo che vanno dalla richiesta di interventi a favore della natalità alla proroga e ampliamento del Superbonus, dagli ammortizzatori sociali a misure per implementare “meccanismi di flessibilità in uscita” dal mercato del lavoro. Tra gli impegni che l’esecutivo viene chiamato a sottoscrivere, ci sono dunque “iniziative necessarie a risolvere le emergenti problematiche di carattere sociale e le crescenti disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali, in particolare con interventi finalizzati ad invertire il trend demografico del Paese e a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, nonché rafforzando gli interventi a sostegno della ripresa economica nelle aree svantaggiate del Paese” per evitare che il Gap tra territori si accentui.
Si chiedono misure per la “razionalizzazione e l`equità del sistema fiscale e per l`estensione” e il “potenziamento” del sistema di ammortizzatori sociali, prevedendo per questi ultimi “lo snellimento e l`accelerazione delle procedure di erogazione, a razionalizzare le politiche attive per il lavoro, al fine di agevolare con più efficacia l`ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro di chi è disoccupato o di chi ha perso il posto di lavoro, nonché a prevedere l`implementazione di meccanismi di flessibilità in uscita del mercato del lavoro”. Per quanto riguarda il Superbonus e i vari bonus edilizi si sollecita una proroga tout court “compatibilmente con la normativa europea di riferimento e le esigenze di finanza pubblica” compreso il rinnovo dello ‘sconto in fattura’ e ‘cedibilità del credito con l’auspicio che venga valutato l’ampliamento ad “altre tipologie di edifici”. I partiti di maggioranza appoggiano ovviamente la scelta del governo di consolidare la “crescita del Pil, stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal Pnrr” proponendo una spinta all’aumento delle “entrate fiscali attraverso il contrasto all`evasione, nonché indirizzando le risorse di bilancio verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione e sanità” nonché di proseguire nell’attuazione del green new deal con iniziative “anche normative per favorire la transizione ecologica”.
Si sottolinea poi come debba essere portata avanti l`azione di contrasto del cosiddetto “caro-energia”, “adottando un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto ad implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell`energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni” e prevedendo anche “interventi per la riduzione della dipendenza energetica del Paese e per la diversificazione degli approvvigionamenti”. Un paragrafo è dedicato al “potenziamento del sistema sanitario nazionale, compresa la domiciliarità, la medicina territoriale, e per il rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari” seppur “compatibilmente agli obiettivi di finanza pubblica indicati dalla Nadef 2021”. Infine, si impegna l’esecutivo ad “adottare ogni iniziativa finalizzata a promuovere investimenti che consentano un`efficacia ed efficiente utilizzazione del risparmio privato e della liquidità disponibile, con importanti riflessi sul rilancio del nostro Paese e sulla crescita economica oltre che sulla qualità della struttura finanziaria delle imprese”.
Rispetto alle precedenti versioni sono saltati alcuni impegni, a cominciare dalla rottamazione quater e da un piano straordinario per prorogare la sospensione delle cartelle esattoriali. Si è poi perso per strada l’impegno a “proseguire, per tutto il periodo che sarà necessario, nell’azione di sostegno degli operatori economici, dei lavoratori, dei cittadini e di tutti i soggetti maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia”. Saltata anche la sollecitazione a presentare “nel più breve tempo possibile” il ddl concorrenza e quello sulla riduzione dei pagamenti della P.a., come anche l’impegno a investimenti “per l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale e popolare, la promozione dell’autoconsumo e delle comunità energetiche”.