Politica

Via libera del Parlamento al Pnrr. Draghi: “Una sfida che non si può perdere”

Con 224 voti a favore l’aula del Senato ha approvato il Piano di ripresa e resilienza presentato oggi a Palazzo Madama dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. La risoluzione di maggioranza ha ottenuto: 224 voti a favore, 16 astenuti e 21 contrari. Fratelli d’Italia si è astenuta, così come era avvenuto in mattinata alla Camera dei Deputati. “Il nostro obiettivo con il piano è ridurre i divari che l’Ue chiede di superare – ha detto Draghi -. Il piano ha un vincolo di 5 anni: non è un alibi, è un dato di fatto. Bisogna spendere bene questo denaro”.

Per il premier, il Pnrr è una sfida “sulla capacità di spendere il denaro, una sfida che non si può perdere”. “Noi saremo responsabili del successo o della perdita di questa scommessa. Una sconfitta sarebbe grave per noi e per il futuro dell’Europa. Non ci sarebbe un’altra occasione per una politica fiscale comune. Una politica fiscale comune è a nostro beneficio, perché siamo uno dei Paesi più fragili”, ha affermato Draghi nel suo intervento di replica al Senato sul Pnrr. Un passaggio della replica del premier ha toccato anche il ponte sullo Stretto: “Sul ponte di Messina c’é una relazione che sarà inviata dal ministero delle Infrastrutture. Non posso dire altro”.

In mattinata l’ok della Camera con 442 voti a favore, 19 contrari e 51 astenuti, approvando la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier, in relazione al Recovery plan. L’Aula della Camera ha poi respinto la risoluzione di FdI e, votando per parti separate, la risoluzione di L’Alternativa c’è’. Su entrambe il governo aveva dato parere contrario. La risoluzione di maggioranza approvata da Montecitorio contiene due impegni al governo: “A trasmettere il Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Commissione europea” e a “assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento, nonché la leale collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali nelle fasi successive del Pnrr e la trasmissione della necessaria documentazione relativa al conseguimento dei traguardi e degli obiettivi intermedi contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, in modo da consentire al Parlamento di monitorare l’attuazione e l’impatto dei singoli interventi, il rispetto dei tempi e degli obblighi di risultato previsti dal regolamento Ue 2021/241.  Il Piano sarà trasmesso alla Commissione europea entro il 30 aprile.

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