Politica

Via libera della Camera al Dl Green pass, da certificazione verde a cartelle esattoriali

Il decreto cosiddetto Green pass che oggi l’aula della Camera ha approvato – il testo passa ora al Senato per il via libero definitivo – si compone di 14 articoli, è stato licenziato a luglio dal Cdm (si tratta di una conversione) e prevede una serie di misure per il contenimento dell’epidemia da coronavirus e per la gestione in sicurezza delle diverse attività. Tra le principali novità ci sono il prolungamento della validità del green pass, l’estensione fino al 30 novembre del provvedimento sui tamponi a prezzi calmierati (per la misura sono stati autorizzati 45 milioni di euro), il rinvio delle cartelle esattoriali fino al termine dell’emergenza pandemica ottenuto grazie all’approvazione, quasi all’unanimità, di un ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia.

Innanzitutto sarà necessario essere in possesso del Green pass per accedere a una serie di servizi: ristorazione con consumo al tavolo al chiuso (ma l’obbligo della certificazione verde non scatta per la ristorazione di alberghi e altre strutture ricettive se il servizio è esclusivamente per i clienti alloggiati), spettacoli e competizioni sportive, piscine, palestre, centri benessere, sale gioco, fiere e congressi. All’articolo 1 è stata inserita la proroga fino al 31 dicembre dello stato di emergenza nazionale, mentre nell’articolo 2 ci sono una serie di modifiche alle norme previste per i cambi di colore delle zone in cui l’Italia viene divisa a seconda dell’andamento epidemiologico e delle misure e delle limitazioni adottate per contenerlo.

I parametri da prendere in considerazione sono: l’incidenza settimanale dei contagi e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. La zona rossa scatta se l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione di letti in area medica è superiore al 40% e in terapia intensiva è superiore al 30%. La durata di validità del Green pass, in caso di approvazione definitiva del testo, passerà da nove a dodici mesi (il conteggio parte dal giorno di somministrazione della seconda dose o della prima dose in caso di vaccino J&J). Prorogata fino al 31 dicembre 2021 la possibilità nell’ambito del processo amministrativo di svolgere da remoto la trattazione di cause per cui non è possibile la presenza in aula delle parti.

Pubblicato da
redazione