Via norme Rc Auto, confermate trivelle e concessioni idroelettriche
Escluse anche novità su web tax e farmacie. Ammissibili soltanto 23 emendamenti
L’approdo in Aula al Senato del decreto legge semplificazioni ha segnato un deciso ridimensionamento del provvedimento. A seguito delle perplessità che avrebbe espresso il Quirinale sul decreto diventato ‘omnibus’, dopo l’esame nelle Commissioni Affari Costituzionali e Lavori pubblici, la presidenza del Senato ha giudicato ammissibili soltanto 23 emendamenti approvati su un totale di 85.
La mannaia ha colpito, quindi, per estraneità di materia, 62 emendamenti già approvati, che vanno dalle disposizioni sulla Xylella alle modifiche alla web tax volte ad escludere Borsa Italiana dall’applicazione della tassa. Via anche le misure relative alla Rc auto, che rivedevano le modalità di applicazione degli sconti per l’applicazione della scatola nera.
Non sono state espunte dal decreto le norme sulle trivelle, quelle sulla regionalizzazione delle concessioni idroelettriche e la norma che ha eliminato l’aumento dell’Ires sul terzo settore. Confermate nel testo anche le disposizioni sugli Ncc, contenute in un provvedimento ad hoc poi confluito nel dl semplificazioni. Oltre ai 62 emendamenti già approvati nelle commissioni, la presidenza ha giudicato inammissibili anche numerosissime proposte di modifica giunte dai parlamentari in Aula. La seduta dell’Aula del Senato riprenderà domani con le votazioni sugli emendamenti rimasti.[irp]