Viadotto A19, al via i lavori per la bretella. Ma Curcio avverte: “Rischio sul versante instabile esiste sempre”

di Maurizio Balistreri

Al via i lavori per la realizzazione della bretella di collegamento con l’A19 e che dovrebbe aggirare sulla A19 Palermo-Catania il viadotto Himera, inagibile da aprile a causa di una frana. “Voglio ringraziare il ministro Delrio – afferma il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta -. C’è stato un lungo lavoro preparatorio proprio a causa delle caratteristiche del territorio, interessato anche da frane e dal passaggio di un fiume”. “Oltre ai progetti già approvati – aggiunge – stiamo cercando di fare un lavoro più strutturale sull’A19 per renderla più sicura”. Il governatore spiega che si tratta di “un progetto da 700-800 milioni di euro”. Ma non tutto è rose e fiori, come avverte il capo della Protezione civile nazionale. “Esiste un rischio residuo nell’area del viadotto. Il versante e’ instabile e non è l’ unico. Esiste un rischio idrogeno grafico concreto”. Affermazioni inequivocabili quelle di Fabrizio Curcio e che non consentono minimamente di abbassare la guardia in questa zone centrale della Sicilia vitale per il trasporto.

“Il rischio sul versante instabile esiste sempre –continua a ripetere Curcio -. Assistiamo a fenomeni intensi che nel momento in cui impattano in zone sensibili danno luogo ad azione di protezione civile”. In ogni caso, il monitoraggio sulla zona e’ attivo”. Insomma, “l’instabilità dei versanti su quell’area è un fatto oggettivo”. “Dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza non solo l’autostrada ma tutta la zona”. Sui tempi del completamento dell’opera Curcio non si sbilancia. “Non ci innamoriamo delle date – sottolinea -. La fine dei lavori è prevista in 90 giorni, ma potrebbe slittare. La delibera del Consiglio dei ministri ha previsto un comitato di monitoraggio che controllerà il crono-programma; ma, ripeto, l’importante è che il progetto sia portato a termine nel migliore dei modi”.

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