Politica

Vicepresidenze chiudono puzzle delle Camere, poi consultazioni

In Parlamento si sono formati i gruppi parlamentari e oggi sono stati eletti i presidenti dei gruppi che parteciperanno alle consultazioni al Quirinale. Per completare il percorso istituzionale mancano ancora gli uffici di presidenza delle due Camere (al Senato si chiama Consiglio di Presidenza) che verranno eletti domani. Da quel momento in poi potranno essere convocate le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo, presumibilmente giovedì 20. Confermata la delegazione unitaria del centrodestra gli incontri del presidente della Repubblica non si dilungheranno troppo e tra venerdì e sabato Sergio Mattarella potrebbe affidare l’incarico a quella che sarà indicata dalla maggioranza parlamentare come presidente del Consiglio, a meno di sorprese clamorose, Giorgia Meloni. La premier incaricata dirà quanto tempo le serve per sciogliere la riserva e quando risalirà con la lista dei ministri si potrà procedere con il giuramento (tra sabato e domenica?).

Poi non resta che il voto di fiducia da parte delle Camere che si terrà la settimana seguente. Tra il 24 e il 27 di ottobre, insomma, il nuovo governo di centrodestra sarà in carica. Per quanto riguarda il Parlamento: diverse le conferme alla guida dei gruppi. Pd (Serracchiani e Malpezzi), Fratelli d’Italia (Lollobrigida e Ciriani) e Lega (Molinari e Romeo), hanno rieletto i vertici della precedente legislatura, Forza Italia ha eletto Cattaneo e Ronzulli. Il terzo polo, Iv-Azione, ha eletto Richetti alla Camera e Paita al Senato. I Cinque stelle hanno scelto Floridia al Senato e confermato Silvestri alla Camera. Al Senato nasce anche il gruppo di Noi Moderati-Maie che ha eletto presidente De Poli. Mentre alla Camera prima delle deroghe eventuali si è costituito il gruppo Misto guidato dal deputato Svp, Schullian, che accoglie anche i deputati che non hanno i numeri sufficienti a costituire un gruppo autonomo. come Verdi-Si e centristi. Al Senato il Misto sarà guidato da De Cristofaro dei Verdi-Si.

Domani a partire dalle 14 a Montecitorio e dalle 15 a Palazzo Madama si riapriranno le urne per deputati e senatori. Entrambi i rami del Parlamento dovranno eleggere quattro vicepresidenti, tre Questori e otto segretari. La votazione avviene per chiama nominale. Ciascun parlamentare scrive sulla propria scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i Questori, quattro per i Segretari. Sono eletti coloro che al primo scrutinio hanno ottenuto il maggior numero di voti. Il sistema elettorale è pensato anche per dare rappresentanza alle opposizioni cui spettano di norma due vicepresidenti per ogni Camera. Tema su cui si è consumata la battaglia tra Pd-M5s e Iv-Azione che a quanto pare resterà esclusa non solo dalla partita delle vicepresidenze ma da tutte le figure istituzionali che compongono il vertice del Parlamento: a Iv-Azione non andrebbe né un questore né un segretario. Per la Camera il Pd proporrà Anna Ascani e Anna Rossomando. I Cinque Stelle pensano a Mariolina Castellone al Senato o Stefano Patuanelli, alla Camera Chiara Appendino. Mentre alla Camera il vicepresidente in quota Fi potrebbe essere Giorgio Mulè, per Fdi in pole l’uscente Fabio Rampelli. Al Senato Fi potrebbe riconfermare Maurizio Gasparri, mentre la Lega dovrebbe puntare su Andrea Ostellari, visto che per Roberto Calderoli si prefigura un posto da ministro.

A norma del regolamento della Camera prima di procedere alle votazioni il Presidente promuove le opportune intese tra i Gruppi. La riunione è prevista domani mattina alle 10,30. Qualora uno o più Gruppi non risultino rappresentati, si procede all’elezione di un corrispondente numero di Segretari, che ha luogo in una successiva seduta. Ma quali sono le funzione dei vicepresidenti, dei questori e dei segretari? I vicepresidenti – recita il regolamento – “collaborano con il Presidente; a tal fine possono essere da lui convocati ogni qualvolta lo ritenga opportuno. Sostituiscono il Presidente in caso di assenza o di impedimento”.

I Questori “curano collegialmente il buon andamento dell’amministrazione della Camera, vigilando sull’applicazione delle relative norme e delle direttive del Presidente. Sovrintendono alle spese della Camera e predispongono il progetto di bilancio e il conto consuntivo. Sovrintendono inoltre al cerimoniale e al mantenimento dell’ordine nella sede della Camera secondo le disposizioni del Presidente”. I Segretari “sovrintendono alla redazione del processo verbale, che deve contenere soltanto le deliberazioni e gli atti della Camera; ne danno lettura; formano, secondo l’ordine delle richieste, l’elenco dei deputati iscritti a parlare; danno lettura delle proposte e dei documenti; tengono nota delle deliberazioni; procedono agli appelli; collaborano con il Presidente per assicurare la regolarità delle operazioni di voto; registrano, quando occorra, i singoli voti; accertano che il resoconto stenografico sia pubblicato nel termine prescritto dal Presidente e non vi sia alterazione dei discorsi; concorrono al regolare andamento dei lavori della Camera secondo le disposizioni del Presidente”.

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