Potrebbe esserci la lunga mano del regime iraniano dietro all’attentato di ieri a Madrid: l’ex presidente del PP in Catalogna e cofondatore di Vox, Alejandro Vidal-Quadras è “in condizioni stabili”, “fuori pericolo di vita”, secondo il referto medico fornito dall’Ospedale Gregorio Maranon della capitale oggi, dopo essere stato operato ieri in questo stesso centro per una doppia frattura mandibolare, provocata dal colpo da arma da fuoco subito.
L’attacco in via Nunez de Balboa a Madrid ha ripiombato la Spagna in uno stato di incredulità misto a paura. Il re Felipe VI ha inviato un telegramma indirizzato allo stesso Vidal-Quadras dicendosi “molto scioccato e sgomento”. Per tutta la giornata di ieri tutti i partiti politici hanno condannato l’aggressione ed espresso solidarietà alla sua famiglia.
UNA TORSIONE CHE GLI HA SALVATO LA VITA
L’ex deputato popolare prima dell’assalto camminava da solo per strada, vestito sportivo. Era andato in palestra ed era appena sceso dall’auto diretto a casa. Ha visto un uomo armato venire verso di lui e ha avuto il tempo di girare il volto quando l’aggressore ha premuto il grilletto. Questa torsione potrebbe avergli salvato la vita.
A sparare è stato un uomo che nascondeva il volto con un casco da motociclista, sceso da una Yamaha nera. Secondo le prime indagini gli aggressori hanno utilizzato una pistola calibro 9. Fonti della polizia hanno sottolineato che l’assassino è un professionista che ha compiuto un’azione “programmata” e che ha studiato i movimenti del suo bersaglio. Nella località madrilena di Fuenlabrada, ieri pomeriggio è stata ritrovata una motocicletta bruciata che potrebbe essere quella utilizzata nell’attacco.
L’IPOTESI IRANIANA NON CONFERMATA
La polizia ha detto di non escludere alcuna ipotesi sull’attacco di ieri pomeriggio, incluso un possibile collegamento con l’attività dell’ex parlamentare come avvocato difensore dell’opposizione iraniana. El Mundo titola sulla possibilità di un sicario al soldo dell’Iran. Mentre una fonte della polizia vicina alle indagini ha detto all’Associated Press che non ci sarebbero prove a sostegno del collegamento iraniano, pur confermando che lo stesso Vidal-Quadras aveva sollevato il sospetto dal suo letto d’ospedale e che gli investigatori lo stavano esaminando come uno dei tanti possibili motivi.