Viminale, niente voto per i militari in missione

Il 25 maggio i militari italiani in missione e quelli impegnati in territori extra-europei non voteranno alle elezioni europee. Lo avevano fatto invece nel 2009, grazie ad un decreto ad hoc. E’ quanto il governo ha chiarito in risposta all’interrogazione del Movimento Cinque Stelle. I parlamentari del Movimento (Basilio, Artini, Bernini, Rizzo, Corda, Frusone, Tofalo) hanno chiesto al ministero della Difesa come il governo intenda garantire “il diritto di voto ai nostri militari e appartenenti alle forze di polizia in missioni internazionali e per quale motivo il governo non abbia ancora varato un decreto d’urgenza analogo a quello del 2009”. A rispondere e’ il ministero dell’Interno in una missiva, in possesso dell’agenzia Dire, nella quale spiega come “l’adozione di un provvedimento di urgenza, per reiterare la procedura di voto all’estero gia’ adottata nel 2009 in occasione delle precedenti consultazioni, non e’ tecnicamente praticabile”. Questo perche’ “la possibilita’ di ricorrere immediatamente al giudice amministrativo avverso i provvedimenti di esclusione delle liste o di singoli candidati- spiega il Viminale- rende insufficienti i tempi per le necessarie operazioni di composizione, stampa, invio all’estero e raccolta successiva (per il ritorno in Italia) delle schede votate ai fini del tempestivo scrutinio”. (Dire)