I cittadini britannici hanno scelto di lasciare l’Unione europea e il premier David Cameron, a favore del “Remain”, ha annunciato le dimissioni spiegando che serve una “nuova leadership al Paese”. Parlando a Downing Street dopo la sconfitta della sua campagna referendaria, Cameron ha detto di sperare che il Paese abbia un nuovo premier “entro ottobre”. Il popolo britannico – ha detto ancora il premier – “ha scelto di lasciare l’Unione Europea e la sua volontà deve essere rispettata”. Il Paese “ha preso parte al più grande esercizio democratico”, forse “il più grande nella sua storia”. Con tutti i seggi scrutinati il Leave ha vinto il referendum britannico sull’uscita dalla Ue con 17,41 milioni di voti, pari al 51,9%, contro i 16,14 milioni del Remain, pari a 48,1%. Lo riferisce la Bbc. L’affluenza è stata del 72,1%. Esulta il leader del partito eurofobo britannico Ukip Nigel Farage, che promette di indire una “festa nazionale il 23 giugno”. “La chiameremo Independence Day” ha detto Farage, aggiungendo che ora la Gran Bretagna ha bisogno di un governo per la Brexit.
L’esito del referendum ha provocato gravi scossoni sui mercati internazionali aperti nella notte. La sterlina ha accusato il colpo, ampliando le perdite sul dollaro a 1,33. La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un calo dell’indice Nikkei-225 a quota 14.952 (-7,92%).In profondo rosso anche le Borse europee. Francoforte segna -8,72% dopo essere scesa fino a -9,50%, Parigi -9,60%, Spagna -13,89. Tra le migliori Londra che lascia sul terreno il 6%, mentre a Milano, alle 9.20, la maggior parte dei titoli dell’indice FTSE MIB non aveva ancora aperto e fra i pochi titoli che hanno fatto prezzo, molti sono stati sospesi per eccesso di ribasso. Nessuna banca a quell’ora aveva ancora segnato prezzo. Altra conseguenza della Brexit è un declassamento del rating del Regno Unito. Moritz Kraemer, responsabile dei rating per Standard & Poor’s ha definito infatti “insostenibile” il rating AAA detenuto da Londra. In una dichiarazione al Financial Times Kraemer ha detto di prevedere che i rischi politici, finanziari ed economici associati con il voto del Regno Unito per lasciare l’Unione Europea, ma la Banca d’Inghilterra (BoE) ha già annunciato di essere pronta ad agire per assicurare la stabilità monetaria e finanziaria del Regno Unito, monitorando da vicino gli sviluppi.
“La Banca d’Inghilterra prenderà tutte le misure necessarie” per garantire le proprie responsabilità e garantire la stabilità monetaria e finanziaria del Regno Unito, ha dichiarato l’istituzione in una nota, sottolineando di avere lavorato in profondità con soluzioni di emergenza in stretto contatto con il Ministero del Tesoro del Regno Unito e le altre principali banche centrali. Commentando il risultato, il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha detto che quella fatta dai cittadini britannici e “una decisione grave” che “comunque rispettiamo” ma ora “se ha deciso di uscire esca” perché la cosa peggiore sarebbe “una fase di incertezza”. Anche il premier olandese, Mark Rutte, ha detto di essere dispiaciuto per la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea, ma ha aggiunto che il voto sulla Brexit dovrà essere di “stimolo” per una riforma dell’Europa. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha invece rassicurato che l’Ue è determinata a mantenere l’unità a 27 Paesi. “Oggi a nome dei 27 affermo che siamo determinati a garantire l’unione a 27”, ha detto Tusk, sottolineando che “non ci sarà un vuoto giuridico, la legislazione Ue continua ad applicarsi con diritti ed obblighi anche al Regno Unito”.