Vinterberg: in “Kursk” cerco umanità contro ingiustizia politica

Il regista alla Festa di Roma con film su tragedia sottomarino russo

Kursk

Thomas Vinterberg, il regista di “Festen” e “Il sospetto”, ha portato alla Festa del cinema di Roma “Kursk”, che racconta la drammatica vicenda dell`equipaggio del sottomarino russo che affondò nel mare di Barents nel 2000. Dopo due esplosioni rimasero in vita solo 23 marinai, ma, nonostante i tentativi di salvataggio e la disperata battaglia delle loro famiglie, la Russia rifiutò in una prima fase l`aiuto dei Paesi stranieri.

“La sceneggiatura che mi aveva fatto leggere Matthias Schoenaerts, che è il protagonista di Kursk, mi ha emozionato subito, perché c`erano molti temi che ricorrono nei miei film: la famiglia, l`ingiustizia, l`uomo contro la burocrazia e l`indignazione politica” ha spiegato il regista danese. Il film è tratto dal libro del giornalista Robert Moore e interpretato da Matthias Schoenaerts, Léa Seydoux e Colin Firth. Vinterberg si muove tra realtà e finzione, ma si è basato su ricerche molto approfondite sulle dinamiche di quella tragedia. Il regista ha scelto di non contattare i familiari delle vittime e ora attende la reazione dei russi al film. I nomi dei protagonisti sono cambiati, la figura di un bambino umanizza la vicenda, e Vinterberg ha spiegato: “Sono stato colpito dalla ingiustizia politica e dalla mancanza di umanità di questa storia. Il bambino è un segno di umanità: io cerco sempre di tornare alla purezza”.[irp]

Molte sono state nel 2000 le polemiche sui ritardi dei vertici russi nell`accettare l`aiuto dei Paesi stranieri che avrebbe potuto salvare quei marinai, ma Vinterberg ha spiegato: “Putin era al governo da 100 giorni e c`era la flotta russa, non sappiamo chi abbia preso le decisioni. – ha detto – Il film parla di umanità non di accuse verso specifiche persone, e poi non volevo vedere un altro attore che portava sullo schermo un ennesimo Presidente”. Alla domanda cosa sia rimasto di Dogma 95, il movimento cinematografico creato con Lars von Trier, il regista infine ha detto: “All`epoca cercavamo la verità nel cinema, la sua essenza. Poi a Cannes è stato un successo ed è diventato di moda. Ma una cosa è rimasta per me: perseguo sempre lo stesso ideale di purezza umana”.