Violenta rapina in casa di un avvocato: 2 arresti a Palermo

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Due uomini di 32 e 24 anni sono stati arrestati dalla Polizia di Palermo con l’accusa di aver rapinato, nel suo appartamento, un avvocato del capoluogo siciliano. I fatti risalgono allo scorso 30 settembre quando, nel cuore della notte, un noto avvocato del foro di Palermo e’ stato svegliato nella sua abitazione da alcuni rumori. Alzatosi dal letto, il professionista si e’ trovato dinanzi quattro uomini armati di pistola che dietro minaccia lo hanno ricondotto all’interno della sua camera da letto. Poco dopo, la stessa sorte e’ toccata alla figlia dell’avvocato ed alla collaboratrice domestica, entrambe svegliate ed accompagnate nella camera da letto dell’avvocato dove le tre vittime sono state radunate.

Sono seguiti 30 minuti di puro terrore. I quattro rapinatori hanno minacciato i tre chiedendo ripetutamente la consegna del denaro custodito in casa. Alla collaboratrice domestica che impaurita si era lasciata andare ad urla di aiuto, e’ stata puntata una pistola alla tempia. Individuata la cassaforte, i malviventi hanno constatato come essa fosse vuota. Staccata la linea telefonica, per impedire comunicazioni con l’esterno ed eventuali richieste d’aiuto, i malviventi, indispettiti dal non avere ancora trovato nulla, hanno rovistato all’interno dell’abitazione, razziando beni, tra cui preziosi, materiale elettronico e denaro (per un valore approssimativo di diecimila euro). Quindi sono fuggiti lasciando le vittime legate nella camera da letto, chiusa a chiave. Poco dopo, i tre riusciti a liberarsi e a chiamare il “113”. Le indagini si sono sviluppate velocemente. Gli investigatori, infatti, raccolte le descrizioni dei rapinatori fornite dalle vittime, si sono giovati di un particolare legato ad un cellulare rubato all’interno dell’abitazione. Incautamente infatti la madre dei malviventi lo ha utilizzato, seppur per pochi minuti, qualche giorno dopo la commissione della rapina. E’ bastata questa leggerezza per individuare due componenti del commando di rapinatori. I due sono attualmente reclusi al carcere “Ucciardone”. Indagini sono in corso per risalire all’identita’ dei complici,