Violenza sulle donne, Boldrini: presto incontro con i vertici Facebook

LA PROVOCAZIONE La presidente della Camera: “Se non valorizziamo le donne anche sui mezzi di informazione le restano al palo”

boldrini

“In seguito alla mia scelta di pubblicare oggi i nomi di chi mi ha offeso e insultato online ho ricevuto una telefonata dai vertici internazionale di Fb. Ci hanno contattato per avere presto un incontro”. Lo ha detto la Presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso di una intervista a Radio Radicale. “Sono molto contenta di questo – ha sottolineato – perché le audizioni dei titolari di queste grandi organizzazioni in Commissione Cox erano state deludenti. E’ evidente che i grandi social non sono solo piattaforme di discussione ma condizionano fortemente il discorso politico”. Per Boldrini “i social network non possono dirci che basta solo cancellare gli insulti, debbono farsi carico della questione, incominciando ad assumere più persone per contrastare il fenomeno. Devono fare molto di più, investire molte più risorse, per contrastare la violenza e l’odio in rete”.

Boldrini punta il dito anche contro il mondo dell’informazione. “La violenza sulle donne – ha sottolineato – a volte è raccontata male, è descritta come un raptus, come un colpo di follia. Ma non è così, il colpo finale arriva dopo violenze successive”. Ancora, i media dovrebbe “raccontare correttamente la donna. Per esempio come la racconta la pubblicità? Come un oggetto”. I poi i talk show, nei quali “spesso non ci sono donne”. Insomma, ha affermato Boldrini, “se non valorizziamo le donne anche sui mezzi di informazione le donne restano al palo”. Roma, 25 nov. (askanews) – “La mia – ha rilevato Boldrini – è una battaglia a 360 gradi, anche perché le battaglie per le donne sono battaglie per il Paese”. La presidente della Camera è tornata poi sulla necessità di “declinare tutti i ruoli al femminile. Se si può dire contadina o operaia non vedo perché non la presidente o la deputata. Certo – ha continuato – c’è ancora molto da fare ma per me è una cosa cruciale. Per la prima volta con me alla Camera è entrato il parlare al femminile”. “Il mio – ha concluso – è un impegno mirato non solo alle donne ma a dare un contributo per portare avanti questo Paese”.