Virality, la start up anti-fake su Instagram con lo Story Bombing

Soluzione made in Italy che fornisce un certificato “di qualità”

donnacomputersocial

Ogni giorno 500 milioni di utenti passano 25 minuti del loro tempo su Instagram ma non è facile districarsi tra campagne, blogger, fake e influencer che fanno di tutto per aumentare likes e numero di followers del profilo. Di recente lo stesso social ha preso una posizione netta nei confronti di automazioni, botting e “fake”, bandendole definitivamente. Una battaglia che ha trovato risposta in una start up italiana under 35, Virality, (nata tra Milano e Bologna e supportata dalla piattaforma Gellify), impegnata ad assicurare agli utenti una crescita organica e trasparente agli occhi di Instagram, utilizzando le API (application programming interface) ufficiali di Facebook/Instagram.

Tra le feature dell’app Virality c’è infatti il cosiddetto “Story Bombing” che permette agli instagrammer di taggarsi reciprocamente nelle stories per crescere di notorietà a vicenda e all’utente di verificare la veridicità del profilo. La start up si vanta di aver creato il primo sistema ufficiale per una crescita sostenibile social. Gianluca Bernardi, CEO e Co-founder di Virality: “Virality nasce da un progetto editoriale che portiamo avanti dal 2017 per cercare di aiutare le persone ad accrescere la propria fanbase su Instagram. Questo però mi ha portato a pensare che ci poteva essere da approfondire anche un altro mercato, quello della verità: è tutto vero su Instagram? Quindi ho cercato di coordinare questo team che è poi diventato Virality per cercare di capire se ci fosse una vera necessità sul mercato di arrivare a una verità di Instagram, quindi analizzare i follower degli utenti e poi comprendere cosa farne di questa analisi, per riuscire a capire se quell’utente riuscirà a ottenere una conversione o meno”. Una sorta di certificazione “di qualità” 2.0.