Virginia e l’affaire polizze a sua insaputa, il M5s fa quadrato attorno alla sindaca. Ma c’è malumore in casa Grillo

ROMA CAPITALE Nessuna posizione ufficiale da parte del comico né dei Big a 5stelle, ma sui social impazza la polemica

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Il M5s fa quadrato attorno a Virginia Raggi. Almeno per il momento. Anche se ufficialmente sull’affaire “polizze vita” nessun big a Cinquestelle  si è pronunciato.  Di certo c’è che le polizze sono due ( una da 30 mila euro stipulata nel gennaio 2016 e priva di scadenza, l’altra da 3mila euro con scadenza 2019) che a stipularle è stato Salvatore Romeo, ex capo della segreteria, a favore in caso di morte della sindaca di Roma, e che per gli inquirenti,non costituirebbero un fatto penalmente rilevante e non emergerebbe alcuna utilita’ corruttiva. Si tratta, infatti, di  polizze da “investimento”, che cioè non presuppongono la controfirma del beneficiario.  Di cui peraltro la Raggi  dice di non saperne nulla. Sul blog Grillo non parla, ma tra i ben informati, la Raggi non rischierebbe di essere ‘sfiduciata’ dal Movimento a meno che la situazione si complichi ulteriormente con fatti che, abbiano connotazione di reato. Indiscrezioni, tra l’altro, rivelano che dopo i primi attimi concitati di ieri, quando la notizia era cominciata a circolare, a stemperare il clima già in serata, sarebbe stato proprio Beppe Grillo con qualche battuta sulle polizze stipulate ad insaputa del contraente. Insomma al momento la sfiducia non sarebbe all’ordine del giorno, anzi al contrario ‘bisogna andare avanti”. e far di tutto per non perdere il Campidoglio nell’ottica anche della corsa per le elezioni politiche; alla luce anche del fatto che al fianco della sindaca ormai ci sono tra l’altro i due deputati Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro che, dopo l’arresto di Raffaele Marra, la supportano nel lavoro al Comune.

FRONTE GIUDIZIARIO Sono stati ricostruiti nella loro quasi interezza i flussi finanziari di Salvatore Romeo, i soldi da lui investiti nelle polizze assicurative ‘vita’ e quelli risparmiati a partire almeno dal 2000 e poi affidati a dei fondi. I magistrati che indagano sulle nomine in Campidoglio e che hanno interrogato ieri la sindaca Virginia Raggi sottolineano di essere in attesa di una memoria difensiva della prima cittadina su una serie di aspetti che sono stati toccati nel corso dell’atto istruttorio. A piazzale Clodio si fa registrare sia “molta determinazione” sia altrettanza “prudenza” perché si stanno conducendo accertamenti a partire dall’8 gennaio quando sono arrivati i documenti trasmessi dall’Anac e non si vogliono fare dei buchi nell’acqua. Il pm Francesco Dall’Olio ed il procuratore aggiunto Paolo Ielo ribadiscono che il “90% delle chat filtrate sui giornali in questi ultimi giorni” o non sono agli atti d’indagine oppure vengono ritenute non riferibili all’inchiesta. Comunque non può esser considerata corruzione la vicenda delle polizze. I contratti all’esame degli inquirenti firmati da Romeo prevedono in caso di “premorienza” del contraente, beneficiaria la Raggi. La sindaca lo ha scoperto ieri sera davanti ai pm. Una polizza è da circa 30 mila euro ed è stata stipulata nel gennaio 2016 e risulta priva di scadenza; l’altra da tremila euro con scadenza 2019. Raggi davanti ai pm è “caduta dalle nuvole”. Per i magistrati allo stato, riguardo a queste modalità di investimento non sarebbero emersi fatti di rilevanza penale. “Si tratta di polizze da investimento che non presuppongo la controfirma del beneficiario”, si aggiunge. Romeo era solito fare questo tipo di investimenti. In altri casi ha scelto come beneficiari dei colleghi.

MA NEI 5STELLE MONTA IL MALUMORE Ma nonostante la decisione dei vertici di restare ancora una volta al fianco della Raggi, e cosi’ di fidarsi della sua parola, nel Movimento i malumori crescono. I ‘duri e puri’ tacciono ma vorrebbero, cosi’ confermano molti di loro, ‘scaricare’ la Raggi al piu’ presto. E a chi gli chiede se ormai prevalga una sorta di realpolitik, si limitano a rispondere “No comment.. che e’ gia’ una risposta”. Tace anche la deputata 5 Stelle Roberta Lombardi che, sola prima di tutti, aveva attaccato duramente la sindaca di Roma e poi Raffaele Marra, prima che venisse arrestato. La deputata stavolta tace perché, cosi’ viene spiegato in ambienti del Movimento, cio’ che doveva dire e scrivere lo ha gia’ detto e scritto, in primis a Grillo e, a questo punto, tace anche con il leader M5S. Tacciono, invece, piu’ per motivi ‘tattici’ – almeno c’e’ chi dice cosi’ – i big del Movimento: ne’ post ne’ dichiarazioni alla stampa da parte di Luigi Di Maio o Alessandro Di Battista. Nella base M5S, invece, si registra un certo sconcerto: in tanti, cosi’ racconta qualche attivista, non capiscono cosa ci sia dietro e se la Raggi sia ‘stata messa in mezzo’ oppure se ci sia ‘dolo’.

POLEMICHE SUI SOCIAL Ma dal ‘sacro’ web i pareri sono contrastanti  e sulla pagina Facebook della Raggi piovono le critiche. C’e’ chi accusa: “polizza a sua insaputa… Siete ridicoli, dimissioni per incapacita’” e c’e’ chi ironizza ricordando il caso di Scajola e dell’appartamento ‘a sua insaputa’ al Colosseo: “E dopo gli appartamenti comprati all’insaputa arrivano le polizze …”. O ancora: “C’e’ qualcuno che mi puo intestare una polizza? Ricambiero’ con un incarico prestigioso il tutto onestamente”. Ma sul blog di Grillo – dove non e’ stato pubblicato ancora nessun post sulla vicenda romana – i commenti arrivano ad un post sulle banche. E qui molti invece si schierano a fianco della Raggi e contro la stampa e quelli che vengono definiti “calunniatori”. Molti usano parole di incoraggiamento per la Raggi: “Resisti Virginia, non mollare” o “Avanti Virginia e avanti M5S: non dobbiamo assolutamente riconsegnare Roma nelle mani di chi l’ha distrutta e violentata… personaggi che a tutt’oggi stanno tentando con mezzi diabolici, machiavellici di distruggere la ‘reputazione’ del Movimento stesso. Non cadiamo nei loro sporchi tranelli e avanti tutta, uniti piu’ che mai”. E ancora c’e’ chi scrive: “Un sindaco che si fa corrompere per meno di 100 euro all’anno, detraibili ( tanto e’ costato a Romeo il premio annuo per una polizza di 30.000 euro) lo puoi trovare solo nella fantasia dei corrotti piu’ disperati del globo. Credevano di avere gia’ in tasca i miliardi delle Olimpiadi e adesso che sono andati in fumo hanno perso la testa, si stanno suicidando con bufale tipo questa polizza della risata strombazzata a 360° sulla loro cartastraccia e TV spazzatura. Porteranno il M5S non al 40 ma oltre il 50%”.