Vitalizi, annullata le delibera sui tagli. Ex parlamentari: “Ripristinato lo Stato di diritto”

26 giugno 2020

Sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari è tutto da rifare. La Commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera del Consiglio di presidenza che, il 16 ottobre 2018, ha deciso il taglio dei privilegi. Nell’organismo, chiamato a esaminare i ricorsi presentati dai senatori, tre sono stati i voti a favore e due i contrari, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari. Per il “no” i due senatori della Lega, Simone Pillon e Alessandra Riccardi (ex M5s da poco passata al gruppo di Matteo Salvini). La commissione, si legge nel documento approvato, “accoglie parzialmente i ricorsi esaminati e per l’effetto annulla le disposizioni della deliberazione nella parte in cui prevedono una totale rimozione dei provvedimenti di liquidazione a suo tempo legittimamente adottati e impongono una nuova liquidazione che introduce criteri totalmente diversi”.

“È stato ripristinato lo Stato di diritto”, ha commentato Maurizio Paniz, ex deputato e avvocato che ha difeso la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso contro la decisione dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Madama. “Una soddisfazione professionale ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito – ha aggiunto -. È un risultato che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti”.

“La delibera – ha spiegato Maurizio Paniz – è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes’, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l’8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente”.

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Annullata la delibera anche nella parte in cui si “prevedono il ricalcolo dell’ammontare degli importi mediante la moltiplicazione del montante contributivo individuale per il coefficiente relativo all’età anagrafica del senatore alla data della decorrenza dell’assegno vitalizio o del trattamento previdenziale pro rata, anziché alla data dell’entrata in vigore” del taglio dei vitalizi, si legge ancora nel documento approvato. Inoltre, viene annullata la parte della delibera in cui “si prevedono dei coefficienti di trasformazione che determinano sensibili riduzioni, con incidenza sulla qualità della vita, degli importi di minore entità, senza alcun effetto su quelli di importo massimo”.

E la parte in cui “si prevedono criteri di correzione di temperamento dei risultati del citato ricalcolo e, comunque, non idonei a eliminare le conseguenze più gravi derivanti dall’applicazione del metodo adottato, come ha già ritenuto con sentenza del 22 aprile del 2020 il Consiglio giurisdizionale della Camera che ha annullato il comma 7 della deliberazione del Consiglio di presidenza della Camera”. E nella parte in cui “applicando gli stessi criteri anche ai trattamenti di reversibilità, non tengono conto del fatto che tali trattamenti sono già stati decurtati rispetto agli assegni diretti del 40% e che l’ulteriore riduzione prevista incide gravemente sulla qualità della vita”. Il documento rinvia al “dispositivo definitivo e completo che verrà pubblicato in sede di deposito della decisione”. A questo punto la questione passa alla Camera. Bisognerà vedere se Montecitorio aderirà alla decisione della Commissione Contenziosa del Senato di annullamento dei tagli o li manterrà.

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LE REAZIONI

“Il ripristino dei vitalizi per gli ex senatori è una vergogna. La Lega si oppone e si opporrà sempre al ritorno dei vecchi privilegi” ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini a proposito della decisione commissione Contenziosa di Palazzo Madama dove i due esponenti leghisti sono stati gli unici (su cinque) a votare contro i ricorsi degli ex parlamentari. “La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari – ha detto il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi -. Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. E’ uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”. Il Partito democratico (Pd) è totalmente contrario alla decisione assunta dalla Commissione contenziosa del Senato sui vitalizi hanno riferito fonti del Pd.

“Il Pd non è presente nella commissione contenziosa del Senato che ha deliberato sui vitalizi – ha detto la vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando -. Quando la vicenda venne affrontata in Consiglio di Presidenza nel 2018, i rappresentanti del Pd avevano proposto una soluzione alternativa che non venne presa in considerazione dall’allora maggioranza. Una soluzione, quella del Pd, che non avrebbe esposto il Senato alla situazione attuale”. “Sui #vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia” ha affermato il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

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Per il presidente della Commissione contenziosa del Senato, Giacomo Caliendo (FI), “tutti debbono contribuire alla finanza pubblica, anche i titolari dei vitalizi, ma con le regole dettate dalla Corte Costituzionale”. “La commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera sull`abolizione dei vitalizi. Ma davvero c`è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un`emergenza di questa portata? Senza parole”. E’ il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S), secondo il quale “chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli”.

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