Politica

Vitalizi, la Camera calendarizza proposta Cinquestelle. E la Sicilia querela Rai e Giletti

Oggi una delegazione del Movimento Cinquestelle ha incontrato i presidenti di Camera e Senato per spiegare loro i contenuti della proposta di trattamento pensionistico degli “onorevoli”, e Laura Boldrini “ha garantito che la calendarizzera’ la prossima settimana in Ufficio di Presidenza alla Camera”. E’ quanto si legge su un post pubblicato sul Blog di Beppe grillo, in cui il Movimento auspica “che Grasso faccia altrettanto. Il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto, ma stiamo in campana”.

Ieri il MoVimento 5 Stelle ha presentato la proposta di delibera che rende il trattamento pensionistico dei parlamentari “uguale a quello dei comuni cittadini. Questa delibera – ricordano i grillini – per essere approvata deve prima essere calendarizzata negli uffici di Presidenza della Camera e del Senato. I titolari dei due uffici sono rispettivamente Laura Boldrini e Pietro Grasso. Oggi una nostra delegazione ha incontrato entrambi per spiegare loro i contenuti della proposta e il suo scopo di giustizia e uguaglianza. Quello che gli abbiamo chiesto e’ di fare il loro dovere: calendarizzare subito la discussione di questa proposta e dopo di che farla votare subito, a quel punto vedremo se i partiti la appoggeranno o no. Laura Boldrini ha garantito che calendarizzera’ la proposta la prossima settimana in Ufficio di Presidenza alla Camera. Ci auguriamo che Grasso faccia altrettanto. Il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto, ma stiamo in campana”.

Intanto, il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, all’unanimita’, ha dato mandato all’avvocato Enrico Sanseverino del foro di Palermo di valutare i profili di responsabilita’ delle dichiarazioni rilasciate da Massimo Giletti, conduttore della trasmissione L’Arena, durante le puntate del 19 e 26 febbraio, dedicate al tema dei vitalizi per gli ex deputati, e di avviare “le piu’ opportune azioni giudiziarie in sede civile e penale nei confronti della Rai e dello stesso conduttore”. La decisione del Consiglio di presidenza e’ stata presa, viene spiegato, “per salvaguardare l’immagine e il prestigio del Parlamento siciliano”.

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redazione