“Vittime del salva banche” all’attacco: da Di Maio e Salvini nulla di convincente
Il timore e’ che “una procedura di infrazione congelerebbe i rimborsi”
Domande “fondamentali” sono rimaste senza risposta. Questo il giudizio espresso da Letizia Giorgianni, coordinatrice del comitato “Vittime del salva banche”, al termine dei lavori dell’assemblea di Vicenza. Secondo Giorgianni i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio “hanno ribadito che qualunque sia il giudizio della Commissione il governo eroghera’ comunque i rimborsi. Ma non hanno risposto nulla di convincente sul fatto che una sentenza della Corte costituzionale potrebbe obbligare le amministrazioni a disapplicare le norme in contrasto con il quadro legislativo comunitario”.
Il timore e’ che “una procedura di infrazione congelerebbe i rimborsi, anche se i due vicepremier hanno escluso questa ipotesi”. “Ma davvero – si chiede – siamo sicuri che i rimborsi, in questo clima di incertezza, potranno essere erogati a partire dal 2019? Oppure alla fine il governo sara’ purtroppo costretto a ripristinare, dopo aver perso inutilmente mesi preziosi, una procedura di valutazione caso per caso, come richiesto dalla commissione europea; e allora perche’ non introdurre subito una norma di deroga ai termini di prescrizione che rischiano, con una terribile beffa finale, di annullare ogni diritto dei risparmiatori truffati?”. “Rimangono purtroppo ancora – conclude – troppi interrogativi e gravi sospetti su un’epilogo positivo della questione”.[irp]