Vladimir Putin e Donald Trump hanno incaricato i loro collaboratori di avviare “immediatamente” i preparativi per un incontro al vertice. Tuttavia, i dettagli dell’evento devono ancora essere definiti. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, non ha né smentito né confermato la possibilità che il faccia a faccia tra i presidenti russo e americano possa avvenire in Arabia Saudita.
Questa notizia arriva all’indomani della prima telefonata ufficiale tra il nuovo inquilino della Casa Bianca e il leader russo. Mosca si è mostrata soddisfatta dell’approccio di Trump, ma non si è impegnata su alcuna data specifica, né riguardo a una possibile tregua che Trump vorrebbe raggiungere per Pasqua, il 20 aprile. “No, non è stata ancora stabilita alcuna sequenza cronologica”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti, rispondendo alla domanda se durante la conversazione fossero stati discussi accordi preliminari per un cessate il fuoco.
Il Cremlino ha sottolineato il cambio di passo rispetto all’amministrazione Biden, evidenziando che la precedente amministrazione statunitense riteneva che si dovesse fare tutto il possibile per far continuare la guerra, mentre l’attuale amministrazione è dell’idea che si debba fare tutto il possibile per fermare la guerra e far prevalere la pace. “Siamo molto più vicini alla posizione dell’attuale amministrazione. Siamo aperti al dialogo”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.
Da parte sua, Trump ha fatto sapere con un post su Truth di aver incaricato il segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della CIA John Ratcliffe, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l’ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff di guidare la squadra incaricata di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. Nell’elenco manca l’inviato per Russia e Ucraina Keith Kellogg, il che ha fatto ipotizzare problemi tra il presidente e il generale in pensione, fautore di un piano di pace che dovrebbe essere illustrato alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, in programma a partire da domani.
In ogni caso, Mosca evidenzia che è presto per parlare di concrete trattative. “Per ora, è anche impossibile dire qualcosa sulla configurazione delle parti [per ora negoziati sull’Ucraina], perché, ripeto, non ci sono ancora stati contatti sostanziali a livello di lavoro”, ha detto Peskov. Le prove accelerate di disgelo tra America e Russia spingono Mosca a ribadire che il rinnovato dialogo non sarà a scapito di Pechino.
“La Cina è il nostro partner, è un Paese con cui abbiamo relazioni molto strette e multiformi. E noi, ovviamente, intendiamo svilupparle ulteriormente in ogni modo possibile, e valorizziamo molto le relazioni del nostro partenariato strategico privilegiato avanzato con la Repubblica Popolare Cinese”, ha detto sempre Peskov ai giornalisti.
La Cina si starebbe muovendo per prendere parte alla conferenza di pace che Trump immagina al via già in primavera. Intanto oggi ha espresso formale soddisfazione per il canale di dialogo aperto tra Usa e Russia al vertice. “La Russia e gli Stati Uniti sono potenze influenti, la Cina è lieta di vedere che Russia e Stati Uniti hanno rafforzato i contatti e il dialogo su numerosi problemi internazionali” ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.