Voleva combattere in Siria. Ragazza Usa condannata

La giovane ha patteggiato con l’accusa, impegnandosi a rinunciare alla Jihad. Dalle indagini è emerso che si era fidanzata con un militante dello Stato Islamico dell’Iraq

Shannon Conley

Un tribunale di Denver ha condannato a quattro anni di carcere la 19enne americana bloccata dall’Fbi mentre si preparava a raggiungere il fidanzato in Siria per combattere nelle file dell’Isis. Shannon Conley è stata riconosciuta colpevole di aver fornito sostegno materiale e fondi ai guerriglieri dell’Isis e di altri gruppi estremisti tra cui Al Qaeda, ha fatto sapere il Dipartimento della Giustizia statunitense. La giovane ha patteggiato con l’accusa, impegnandosi a rinunciare alla Jihad. Dalle indagini è emerso che si era fidanzata con un militante dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante conosciuto su Internet e la coppia stava facendo preparativi per fare in modo che la Conley potesse viaggiare in Siria e unirsi ai jihadisti. Non essendo molto esperta di armi e questioni militari, per non far brutta figura con l’Isis.

Nel frattempo la diciannovenne si era arruolata negli Esploratori dell’Esercito americano per apprendere le tecniche e tattiche per il combattimento. Applicandosi molto, secondo quando raccontato dagli istruttori, nell’imparare l’uso di armi da fuoco. E, considerato che in guerra non sempre si vince e qualche volta c’è da «raccogliere i cocci», si era perfino iscritta ad un corso di addestramento al pronto soccorso. Per essere poi in grado di aiutare eventuali commilitoni feriti. Commilitoni non dell’esercito statunitense, come pensavano gli istruttori ma combattenti dello stato islamico. Gli agenti dell’Fbi hanno capito che la ragazza si preparava a fare il doppio gioco. L’hanno messa in guardia dal tentare di partire per la Siria ma lei non li ha ascoltati e l’8 aprile scorso è stata arrestata mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto da Denver a Istanbul. Con già il percorso segnato sulla mappa per passare il confine turco ed entrare in Siria.