Volkswagen, battaglia legale con fornitori. A picco la produzione del gigante automobilistico tedesco
LA CONTROVERSIA Un’azienda fornitrice: “Non siamo responsabili per la crisi e per i conseguenti tagli ai turni di lavoro”. Ingiunzione del tribunale
Si sta inasprendo la battaglia legale tra Volkswagen e i suoi fornitori di componenti, che ha gravemente rallentato la produzione presso il gigante automobilistico tedesco esasperando i lavoratori. Intanto, le due aziende nell’occhio del ciclone per aver bloccato le forniture rilanciano le accuse alla stessa VW: “Noi non siamo responsabili per la crisi alla VolkswagenW e per i conseguenti tagli ai turni di lavoro”, ha dichiarato alla Dpa Alexander Gerstung di ES Automobilguss, che fornisce componenti pressofusi per le scatole cambio. Volkswagen ha ottenuto ingiunzioni temporanee dal tribunale lo scorso 12 agosto per ordinare alla stessa ES e al produttore di coperture per sedili Cartrim di riprendere le consegne. Ma i due fornitori hanno presentato appello contro tale decisione, lasciando la produzione a VW a singhiozzo , con contraccolpi in molti stabilimenti a partire da quello maggiore, a Wolfsburg. I lavoratori sono stati così collocati in orario ridotto dal momento che i componenti mancanti sono vitali per i processi di produzione. E questo ha spinto i rappresentanti dei lavoratori VW a lamentarsi di essere stati sfruttati in questo confronto.
Gerstung sostiene che Volkswagen ha annullato i contratti con ES e Cartrim senza specificarne il motivo, senza preavviso e senza alcuna compensazione:”VW ci costringe in questa azione per proteggere i nostri lavoratori … e per garantire la sopravvivenza della nostra società”, ha detto. La battaglia legale potrebbe limitare la produzione a VW per un periodo significativo di tempo, con costi aggiuntivi potenziali superiori a 100 milioni di euro, secondo le valutazioni dell’esperto dell’industria automobilistica Ferdinand Dudenhoeffer dell’Università di Duisburg-Essen interpellato AFP. Secondo l’esperto Volkswagen ha commesso un grave, errore di base nell’approntare la sua catena di fornitori: “Non dovrebbe mai essere il caso che una società globale abbia un’azienda di medie dimensioni come unico fornitore”, ha detto Dudenhoeffer. Volkswagen, che possiede anche i marchi di lusso Audi e di fascia bassa Skoda, è peraltro ancora alle prese con la sua maggior crisi di sempre dopo aver ammesso nel settembre 2015 di aver installato un software per truccare barare i test sulle emissioni in 11 milioni di motori diesel. Nella seduta odierna le azioni Volkswagen hanno perso l’1,52% a 119,90 euro. (con fonte Afp)