Economia

Von der Leyen e le case automobilistiche: flessibilità per affrontare il calo delle elettriche

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Esecutivo comunitario intende introdurre una maggiore flessibilità per le case automobilistiche europee, alle prese con un calo della domanda di auto elettriche e il rischio di sanzioni per il mancato rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati per il 2025. L’annuncio è arrivato al termine di un incontro con i rappresentanti del settore automotive a Bruxelles, nell’ambito del “dialogo strategico” avviato a febbraio tra la Commissione e le parti interessate.

Von der Leyen sottoporrà alla Commissione la proposta nelle prossime settimane. In pratica, le aziende avranno la possibilità di calcolare la conformità agli obiettivi di riduzione delle emissioni su un periodo di tre anni, anziché sull’ultimo anno, come previsto dalle norme attuali. Questa misura mira a evitare multe salate per i costruttori che, a causa della flessione nelle vendite di veicoli elettrici, faticano a rispettare i target stabiliti. “La transizione verso una mobilità pulita è uno dei temi centrali del dialogo strategico,” ha spiegato la presidente.

“Abbiamo ascoltato una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di CO2. Il principio chiave  – ha aggiunto – è trovare un equilibrio: da un lato, dobbiamo garantire prevedibilità ed equità per i ‘first mover’, le aziende che hanno investito con successo nella transizione verde e che meritano di vedere rispettati gli obiettivi concordati. Dall’altro lato – ha proseguito Von der Leyen – dobbiamo tenere conto delle difficoltà segnalate dal settore in un momento complesso, con una domanda di auto elettriche inferiore alle attese e una richiesta di neutralità tecnologica”.

Von der Leyen ha quindi annunciato un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2, che sarà presentato entro marzo. “Invece di valutare la conformità su base annuale, daremo alle aziende un periodo di tre anni per adeguarsi,” ha precisato. Questa proposta, ha aggiunto, risponde alla necessità di pragmatismo senza compromettere il percorso verso la decarbonizzazione. Il dialogo strategico, iniziato a febbraio, si concluderà ufficialmente il 5 marzo con la presentazione di un Piano d’azione per il settore automobilistico da parte della Commissione. Il piano terrà conto delle sfide emerse negli ultimi mesi, tra cui la competizione globale crescente, i ritardi nella diffusione delle infrastrutture di ricarica e il rallentamento della domanda di veicoli a zero emissioni.

La mossa di von der Leyen è stata accolta con pareri contrastanti: mentre alcune associazioni di categoria hanno espresso apprezzamento per l’approccio più morbido, i Verdi e alcune ong ambientaliste temono che questa flessibilità possa rallentare la transizione ecologica dell’Europa. La proposta, una volta formalizzata, dovrà passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio per diventare effettiva. Con questa iniziativa, la Commissione cerca di mediare tra le esigenze dell’industria e gli impegni climatici dell’Ue, in un contesto economico e tecnologico sempre più complesso. Resta da vedere come il settore automobilistico saprà cogliere questa opportunità per accelerare la propria trasformazione.

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Redazione