Secondo l’inchiesta che ha portato agli arresti, condotta dalla Finanza, Bevilacqua avrebbe messo a disposizione di Dina, Mineo e Clemente i suoi pacchetti di voti, alle regionali del 2012, in cambio di finanziamenti per le proprie associazioni e incarichi a familiari. Inoltre, avrebbe venduto cibo assegnato alla fondazione del Banco alimentate, da lui presieduta, e destinato ai poveri. Tutti e tre, nella stessa giornata di oggi, sono stati rimessi in libertà dal giudice per le indagini preliminari, Ettorina Contino, perché sono
cessate le esigenze cautelari. (foto: Dina sx, Mineo, Clemente)
Articolo aggiornato alle 20:48