Voto di scambio, sotto accusa i parlamentari siciliani Cascio e Gualdani

L’INCHIESTA Secondo il sostituto procuratore sulla vicenda andrebbero fatti accertamenti più approfonditi. Tesi che il magistrato ribadirà domani all’udienza fissata dal gip

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Il sostituto procuratore generale Luigi Patronaggio ha avocato l’inchiesta per voto di scambio avviata dalla Procura di Palermo a carico dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio (Ncd) (foto,sx), del senatore Marcello Gualdani (Ncd) e di altre cinque persone. La decisione del pg segue, come scrive il quotidiano ‘La Repubblica’, la decisione dei colleghi del primo grado di chiedere l’archiviazione dell’indagine. Secondo Patronaggio, sulla vicenda andrebbero fatti accertamenti più approfonditi. Tesi che il magistrato ribadirà domani all’udienza fissata dal gip. Nei mesi scorsi l’aggiunto Dino Petralia e i pm Alessandro Picchi e Sergio Barbiera avevano fatto richiesta di archiviazione. Il giudice delle indagini preliminari ritenne di non accoglierla e fissò l’udienza per la discussione, avvertendo, come prevede la legge, la Procura generale. Domani, dunque, sarà il pg, che ha deciso di avocare a sè gli atti, a comparire davanti al gip per revocare la richiesta di archiviazione. L’inchiesta nasce da alcune intercettazioni effettuate in un’indagine sullo spaccio di droga che coinvolse alcuni “attacchini” che, nelle elezioni regionali del 2012, avevano lavorato anche per Cascio. Nelle conversazioni si parlava di derrate alimentari fatte avere a una onlus che avrebbe dovuto distribuirle a cittadini in cambio di voti. (Ansa)

LA REPLICA “Sulle notizie riportate oggi dal quotidiano La Repubblica preciso che fino al momento della notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza camerale, per la decisione relativa alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo circa l’archiviazione di un procedimento nel quale sarei stato indagato per presunto voto di scambio, relativamente alle elezioni regionali svoltesi nel 2012, non ho mai avuto notizia di indagini svolte sul mio conto, né mai mi è stato richiesto di rendere dichiarazioni in merito a tali presunti episodi”. Lo dice il coordinatore regionale di Ncd, Francesco Cascio a proposito dell’inchiesta per voto di scambio in cui è coinvolto . ”Se già la Procura – aggiunge – al termine delle indagini, aveva riconosciuto la mia assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato, la richiesta di avocazione delle indagini da parte della Procura Generale non mi turba e anzi farò immediata richiesta per essere sentito in merito a quanto mi viene contestato, al fine di chiarire una volta e per tutte come il consenso elettorale del quale ho sempre goduto sia frutto del mio impegno politico onesto, trasparente e corretto nell’interesse della collettività”. Cascio conclude: “Quello che è sconcertante è che si possa indagare nei confronti di un cittadino senza che questi venga reso edotto e non abbia la possibilità di fornire elementi a difesa, se non solo dopo che la notizia di un procedimento sia stata già diffusa con interessato clamore sulle pagine dei giornali”.