Voto sì, voto no: due parlamentari Pd su tre sono a “rischio vitalizio”

ELEZIONI ANTICIPATE Il partito applica la regola del limite dei tre mandati, fissata dallo statuto, e solo i ‘big’ hanno ottenuto una deroga

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Circa due parlamentari Pd su tre sono a “rischio-vitalizio”. Scorrendo l’elenco degli oltre 400 eletti democratici tra Camera e Senato, si scopre infatti che ben 195 deputati e 71 senatori sono in Parlamento per la prima volta dal 2013. Con le regole vigenti dal 2011, infatti, ci vogliono 4 anni 6 mesi e 1 giorno di legislatura per non perdere i contributi previdenziali versati e incassare l’assegno al raggiungimento dell’età pensionabile.

Ora, il Pd applica la regola del limite dei tre mandati, fissata dallo statuto, e solo i ‘big’ del partito di fatto hanno ottenuto una deroga a questo vincolo. Questo ha portato, nel 2013, ad un massiccio ingresso di new-entry tra i parlamentari democratici: appunto, 195 dei 292 deputati eletti quattro anni fa e 71 senatori su 105 perderebbero il diritto all’assegno previdenziale se la legislatura venisse sciolta prima del 16 settembre 2017.