“We have the wings”, noi abbiamo le ali. È il motto della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi cominciate ufficialmente oggi con l’accensione del braciere allo stadio Olimpico. Ad accendere la fiamma sono stati tre atleti della nazionale giapponese. Poco prima, l’imperatore Naruhito aveva dichiarato: “Ufficialmente aperti i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020”. Le gare sono in programma da domani al 5 settembre nella capitale giapponese che un mese fa ha ospitato le Olimpiadi. Una cerimonia celebrata in uno stadio vuoto a causa delle restrizioni dovute al Covid, esattamente come avvenne il 23 luglio per le Olimpiadi.
Una cerimonia toccante aperta dagli atleti rifugiati. A tenere alta la bandiera Mohammad Abbas Kharimi, paratleta del nuoto afghano nato a Kabul. Per l’Afghanistan, priva al momento dei suoi due atleti che ieri sono usciti da Kabul per andare in Australia, ha sfilato solo la bandiera nazionale, portata da un volontario. L’ingresso della bandiera afghana è stato accolto dall’applauso dei presenti allo stadio olimpico della capitale del Giappone.
A capitanare la spedizione italiana più numerosa di sempre: 115 atleti, un’emozionata Bebe Vio e il nuotatore Federico Morlacchi. L’Italia ha sfilato per 14esima tra le nazioni presenti. “Spero che le misure strettamente coordinate attuate per la prevenzione dell’infezione consentiranno a tutti gli atleti di gareggiare nei loro sport in sicurezza con completo impegno e tranquillità” ha detto l’imperatore del Giappone Naruhito incontrando il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parsons prima della Cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi. “Faremo tutto il possibile per offrire Giochi sicuri per tutti”, ha replicato Parsons.