Weber: il Ppe ha vinto le Europee, von der Leyen sarà confermata

Weber: il Ppe ha vinto le Europee, von der Leyen sarà confermata
Ursula von der Leyen e Manfred Weber
18 giugno 2024

Il Ppe ha vinto le elezioni europee, gli elettori hanno votato per un’Europa di centro-destra nei prossimi cinque anni, non si può continuare come se non fosse successo nulla; i nuovi vertici delle istituzioni Ue, che ora saranno designati ed eletti, dovranno riflettere questa nuova realtà, e comunque alla presidenza della Commissione europea dovrà essere riconfermata la “candidata guida” (“Spitzenkandidatin”) dei popolari, Ursula von der Leyen.

E’ quanto ha affermato, in estrema sintesi, il presidente del Ppe Manfred Weber, parlando ai giornalisti al suo arrivo alla prima riunione del gruppo dopo le elezioni europee, in cui verranno accolti diversi nuovi eurodeputati eletti non solo nelle liste nazionali appartenenti al Ppe, ma anche in liste che non ne facevano parte, e che ora hanno chiesto di aderirvi, come l’Alleanza liberale danese e il partito d’opposizione ungherese Tisza.

“Abbiamo una grande squadra, abbiamo molti colleghi eletti sulla base delle liste del Ppe, e oggi allargheremo il gruppo, molti colleghi eletti in modo indipendente bussano alla nostra porta, vogliono entrare nel gruppo del Ppe, e io ne sono felice”, ha detto Weber. mo un partito in Danimarca ad esempio, e abbiamo anche il partito di opposizione ungherese (Tisza, ndr). Vogliono unirsi al gruppo Ppe, e questo è un ottimo pacchetto con persone da diverse parti del panorama politico. Vedono il Ppe come il luogo ideale per realizzare veramente il futuro dell’Europa”.

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Alla domanda su quali posizioni il partito ungherese Tisza dovrà garantire per entrare nel gruppo, il presidente del Ppe ha risposto: “La settimana scorsa ho incontrato a Budapest i rappresentanti ora eletti al Parlamento europeo nella lista Tisza. Innanzitutto voglio congratularmi con loro, hanno avuto il 30% dei voti e ora hanno sette eurodeputati: è un risultato forte, è un messaggio chiaro da parte dei cittadini ungheresi, che vogliono avere anche un altro volto, accanto alla prospettiva di Fidesz, per essere al Parlamento europeo e difendendo gli interessi ungheresi. Ho visto molte persone qualificate, ben qualificate per svolgere questo lavoro, ed è per questo che dico ancora una volta al gruppo che sostengo l’ingresso di queste persone all’interno della famiglia del Ppe”.

“Bisogna tener presente – ha precisato Weber – che nutriamo anche delle preoccupazioni sugli sviluppi in corso in Ungheria, riguardo allo stato di diritto e alla lotta alla corruzione. E’ bello vedere che il partito che mette questi punti sul tavolo, e che pone le domande che vanno poste in Ungheria, aderisce ora al Ppe, che è il partito europeo dello stato di diritto e della lotta alla corruzione”. 

Riguardo al vertice Ue di ieri, conclusosi senza accordo dei leader sui nomi dei candidati per i nuovi vertici dell’Ue, Weber ha osservato: “Sono contento dell’esito del Consiglio europeo di ieri, perché abbiamo già un accordo secondo cui Ursula von der Leyen non verrà contestata. Quindi c’è una buona comprensione del fatto che Ursula von der Leyen ha svolto un ottimo lavoro negli ultimi cinque anni. La nostra proposta del Ppe, la nostra candidata capolista del Ppe, ottiene il sostegno del Consiglio europeo. E’ una cosa di cui sono lieto, e che sta già fornendo stabilità” all’Europa.

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Inoltre, ha aggiunto il presidente del Ppe, “abbiamo già trovato un accordo su altri nomi, proposti dai Socialisti, con Antonio Costa (l’ex premier portoghese, ndr), e dai liberali, con Kaja Kallas” la premier estone, rispettivamente candidati per la presidenza del Consiglio europeo e come Alto Rappresentante per la Politica estera comune dell’Ue. “Questo è già un passo importante, perché ora abbiamo chiarezza da questi due partiti. Si tratta di una buona base, ora sul tavolo, per ulteriori negoziati che avverranno nei prossimi giorni”, ha osservato Weber.

“Il punto di partenza del Consiglio europeo – ha osservato il presidente del Ppe – è innanzitutto un messaggio di stabilità: il fatto che vogliamo trovare un’intesa comune e che ci impegniamo a difendere gli interessi dei cittadini. Voglio essere sicuro che sia chiaro che tutti gli accordi sulle personalità” per i nuovi vertici Ue “devono essere basati su un programma. Le persone vogliono vedere il cambiamento. La gente vuole vedere un altro volto dell’Europa. È per un’Europa di centro destra che i cittadini hanno votato”, ha sottolineato Weber.

“I liberali e anche i verdi – ha rilevato – sono i grandi perdenti di queste elezioni. Ecco perché è chiaro che la direzione politica dei prossimi cinque anni è quella di un’Europa di centrodestra. E tutte le personalità proposte per una delle cariche dell’Ue devono riflettere su questo. Non c’è possibilità di continuare come se non fosse successo nulla. Gli elettori ci hanno detto che cosa fare, e ora tutti dobbiamo rispettarlo”.

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A un giornalista che chiedeva se ieri, finalmente, anche il presidente francese Emmanuel Macron abbia accettato di attuare il processo degli “Spitzenkandidaten”, a cui ha sempre detto di essere contrario, e se dunque si sia dichiarato d’accordo per la designazione di Ursula von der Leyen come candidata alla presidenza della Commissione, Weber ha replicato: “Questo bisogna chiederlo a Macron. Posso solo valutare che nella riunione del Consiglio di ieri c’è stato un ampio e schiacciante sostegno a Ursula von der Leyen, e questo sta creando molta stabilità. Il Ppe ha vinto le elezioni e la nostro candidata principale diventerà presidente della Commissione”, ha concluso.

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