Weinstein accusato di molestie sessuali anche da Paltrow e Jolie. Argento: ho subito sesso orale

Sempre più donne accusano il produttore. L’attrice italiana: “Temevo che mi potesse distruggere”

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Ci sono anche Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie tra le donne che accusano il produttore Harvey Weinstein di molestie sessuali. Le due attrici lo hanno dichiarato in un’intervista al New York Times, appena pubblicata. “Questo modo di trattare le donne finisce qui” ha detto Paltrow, importunata quando aveva 22 anni dall’uomo che ha dato inizio alla sua carriera e che l’ha aiutata a vincere l’Oscar. Era il 1996 e Paltrow aveva appena ottenuto la parte principale in ‘Emma’, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen, scelta da Weinstein. Prima che le riprese iniziassero, lui la convocò per discutere di lavoro nella sua suite, dove le mise le mani addosso, affermando che sarebbero dovuti andare nella stanza da letto per farsi dei massaggi, secondo la ricostruzione fornita dall’attrice. “Ero una ragazzina, avevo firmato, ero pietrificata” ha ricordato Paltrow, rendendo così pubbliche le molestie sessuali ricevute. Lei rifiutò le avances e si confidò con Brad Pitt, che all’epoca era il suo fidanzato. Pitt affrontò Weinstein e, poco dopo, il produttore le intimò di non parlare con nessun altro di quello che era successo. “Pensavo che mi avrebbe licenziata”. Un racconto simile lo hanno fornito al New York Times anche altre attrici, da Rosanna Arquette a Judith Godrèche, fino ad Angelina Jolie, che ha raccontato, in una e-mail, che Weinstein le fece delle avances non desiderate, e respinte, in una stanza d’albergo, durante la distribuzione del film ‘Scherzi del cuore’, del 1998. “Ho avuto una brutta esperienza con Harvey Weinstein in gioventù e, come risultato, ho scelto di non lavorare più con lui, mettendo in guardia le altre quando lo facevano. Questo comportamento verso le donne in qualsiasi campo, in qualsiasi Paese è inaccettabile”. Il New York Times ha intervistato anche Katherine Kendall e due donne, Toni-Ann Roberts e Dawn Dunning, che all’epoca volevano intraprendere la carriera di attrice, ma furono scioccate dalle proposte di Weinstein e rinunciarono a seguire il loro sogno.

Secondo quanto ha dichiarato Asia Argento al New Yorker, Weinstein l’ha obbligata a subire del sesso orale. L’attrice sostiene di non aver mai raccontato questo episodio per paura di ritorsioni. “Temevo che mi potesse distruggere. So che ha distrutto molte persone prima”. “Questo è il motivo per cui questa storia – nel mio caso sono 20 ani, alcune sono molto più vecchie – non è mai venuta fuori”, ha aggiunto Argento. “In una serie di colloqui lunghi e spesso emotivi, Argento mi ha detto che Weinstein la ha aggredita mentre lavoravano insieme”, si legge nell’articolo del New Yorker. L’attrice ha interpretato il ruolo di Beatrice nel film “B. Monkey – Una donna da salvare”, distribuito nel 1999 in America proprio da Miramax. Argento sostiene che nei cinque anni successivi ha avuto rapporti consensuali con il potente produttore, anche se sono stati “onanistici” e che si è sentita in colpa per anni per non aver mai raccontato questa storia. Argento ha anche dichiarato al New Yorker che la sera dell’abuso, il produttore le chiese di fargli un massaggio e che lei accettò. Poi, lui l’ha strappato la gonna e parto le gambe e praticato del sesso orale mentre lei continuava a dirgli di smettere. “Non si voleva fermare, è stato un incubo”. L’attrice avrebbe voluto parlare con la polizia, ma poi, ha pensato che c’era un film in uscita e che il produttore aveva un team di avvocati potentissimo. Weinstein che ha lasciato Miramax nel 2005 per fondare la The Weinstein Company è stato licenziato l’8 di ottobre.