Un incontro deludente, no a reindustrializzazioni improvvisate. E’ il giudizio della Fiom sull’incontro al Mise sulla vertenza Whirlpool. La Fiom si dice pronta alla mobilitazione. Per Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico, “il tavolo di oggi sulla vertenza Whirlpool alla presenza del ministro Patuanelli e dell’amministratore delegato La Morgia è stato insoddisfacente e fuorviante. Quando il Ministro Patuanelli parla di un impegno diretto del Governo a trovare una soluzione, che ha definito simbolica, deve intendere che la politica dimostra di avere una interlocuzione autorevole con le multinazionali in grado di trovare gli strumenti necessari per farle restare nel nostro Paese”.
Il governo, secondo la sindacalista, “non è una banca, non deve distribuire denaro in assenza di politiche industriali. Perseguire la strada di reindustrializzazioni con soggetti industriali improvvisati, come è spesso avvenuto in passato, come nel caso Embraco, dovrebbe essere di lezione per tutti, in primis per il governo e Invitalia. La sfida sul tavolo in una fase di ripresa dei volumi del settore dell’elettrodomestico è che una multinazionale importante come Whirlpool rafforzi le produzioni nel nostro Paese in tutti gli stabilimenti anziché delocalizzare come sta già facendo. Questo vale per l’elettrodomestico, per la siderurgia, per l’automotive e per tutti i settori strategici, diversamente sarà perfettamente inutile parlare di Stati Generali”. Il prossimo martedì 7 luglio si svolgerà il coordinamento dei delegati Fim, Fiom, Uilm di tutto il gruppo che “avrà il compito anche di definire le iniziative da intraprendere da qui al prossimo tavolo che è stato programmato per il 31 luglio”, ha consluo.