Oggi cerimonia in ricordo del marito a Berlino dopo un lungo e ampio tour per Yulia Navalnaya, nei palazzi del potere di molte capitali mondiali, per incontrare non first lady ma capi di stato, capi di governo e ministri.
Da ultima Parigi da Emmanuel Macron: “Il Presidente della Repubblica ha incontrato Yulia Navalnaya questo venerdì 31 maggio 2024 all’Eliseo” recita una nota della presidenza francese. Sui social sono apparse fotografie molto composte della vedova del defunto dissidente Aleksey Navalny che nel 2022 aveva – in piena corsa presidenziale per l’Eliseo – invitato i francesi a votare per Macron e aveva accusato Marine Le Pen di aver ottenuto un prestito da “una nota agenzia di riciclaggio di denaro creata su istigazione di Putin”, definita dal dissidente “Cosa Nostra”.
L’immagine diffusa anche da Parigi vede Macron e Navalnaya, seduti uno di fronte all’altro, con la luce dalle vetrate che disegna quasi un bilaterale, più che un semplice incontro. I due hanno anche discusso del continuo lavoro della Fondazione anticorruzione, creata da Navalny, prosegue la nota dell’Eliseo, con Macron che “riafferma il sostegno della Francia a tutti coloro che difendono i diritti umani”.
Postando una foto di se stessa e Macron, Navalnaya ha affermato di aver discusso “di come la Francia può aiutare la società civile in Russia e altrove nella lotta contro Putin e la sua dittatura”, aggiungendo di essere grata a Macron “per aver compreso che ci sono molte persone in Russia che sono contrarie alla guerra”. Impegnata evidentemente a continuare il lavoro del defunto marito (deceduto a febbraio), Navalnaya in queste settimane ha visto molti leader, incluso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, oltre ai suoi interventi al Parlamento Europeo e anche alla Conferenza di Monaco (proprio il giorno della notizia del decesso del consorte, il 16 febbraio).
Esattamente una settimana fa Navalnaya ha incontrato l’influente ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, che ha parlato di come la Polonia sostenga “la società civile russa, i giornalisti indipendenti e gli individui che condividono i valori democratici e si oppongono all’aggressione ingiustificata e brutale della Russia contro l’Ucraina”, secondo quanto ha scritto su X. “In Polonia ho incontrato non solo i politici di oggi, ma anche coloro che hanno cambiato la storia dell’Europa orientale negli anni ’80 e ’90” ha annotato sul social.
“Abbiamo parlato e ricevuto tanti consigli utili. Sia Lech Walesa che Adam Michnik credono fermamente nei rapidi cambiamenti in meglio in Russia. Walesa è semplicemente contagioso con la sua allegria e il suo ottimismo. Con tale energia potrà partecipare alle prossime elezioni presidenziali”, ha aggiunto ammiccando. Il Cremlino in passato ha detto che Julia Navalnaya ha perso il contatto con il suo Paese, ma già il fatto che sia venuto un commento, spiega la dimensione assunta dalla donna e moglie dopo la morte del marito. Vladimir Ashurkov, direttore operativo dell’organizzazione anti-corruzione fondata da Navalny, sostiene che Yulia Navalnaya la leader giusta per l’opposizione russa all’estero.