Zaccagni manda agli ottavi l’Italia: 1-1 con la Croazia. Sabato la Svizzera

Zaccagni manda agli ottavi l’Italia: 1-1 con la Croazia. Sabato la Svizzera
24 giugno 2024

Zaccagni porta l’Italia agli ottavi di finale di campionati Europei. Quando nessuno ormai ci credeva con la Croazia in vantaggio per 1-0 Zaccagni fa uscire l’Italia dall’incubo al 98′ e segna il gol che vale la sfida con la Svizzera a Berlino sabato 29 giugno (ore 18). Tanta sofferenza, ma alla fine la qualificazione arriva e questo è l’importante. Prima parte equilibrata con gli Azzurri che creano più palle gol ribattendo con l’intensità al possesso palla croato. Spalletti inserisce Raspadori alle spalle di Retegui e Di Lorenzo e Dimarco a tutta fascia.

I risultati sono incoraggianti: è un’Italia più aggressiva, più pericolosa, capace di stanare il più delle volte la qualità di Modric e compagni. Il primo grande intervento lo compie Donnarumma alzando sopra la traversa dopo meno di cinque minuti una conclusione potentissima di Sucic. Al 21′, su un cross di Calafiori, Retegui prende il tempo a Gvardiol e gira il pallone verso la porta con un colpo di testa: sfera di pochissimo a lato. Qualche minuto più tardi, al 27′, l’occasione più clamorosa della prima frazione: su una palla morbida di Barella, Bastoni tutto solo colpisce di testa, ma trova sulla sua strada un miracoloso Livakovic. Nell’ultimo quarto d’ora si tira un po’ il fiato prima del duplice fischio: 0-0.

Nella ripresa ritmi più alti. Al 52′ rigore assegnato alla Croazia per un fallo di mano in area su conclusione di Kramaric. Modric va dal dischetto. Donnarumma si allunga e respinge con la mano sinistra aperta. Sugli sviluppi al 55′ il portiere azzurro compie un altro intervento miracoloso, palla a Modric che scarica in rete per l’1-0 croato. L’Italia attacca a testa bassa ma senza concretizzare. Spalletti getta nella mischia Chiesa al posto di Dimarco. Al 71′ calcio di punizione da buona posizione per l’Italia ma Raspadori la spedisce sulla barriera.

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Spalletti le prova tutte: dentro Scamacca fuori Raspadori. Standing ovation per Modric che esce dal campo all’80’. Doppio cambio azzurro: Fagioli per Jorginho e Zaccagni per Darmian. Tanta confusione azzurra. Bastoni rischia il pasticcio ma l’Italia si salva. La Croazia è durissima e colleziona cartellini gialli. Al all’86’ Italia vicinissima al pareggio, cross di Chiesa per Scamacca che non ci arriva la palla attraversa l’area e finisce fuori. Bisogna attendere il 98′ per far esplodere la gioia quando ormai nessuno ci credeva più. Cavalcata di Calafiori, assist per Zaccagni con il pallone che si insacca sulla destra. Italia agli ottavi. Croazia ammutolita.

Parla Spalletti

Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, commenta ai microfoni Rai il pareggio in extremis contro la Croazia che regala gli ottavi di finale agli Azzurri: “Ci si crede fino all’ultimo secondo, ormai il calcio è questo così. Ci sono momenti che diventano clou, ormai si erano messi dietro e potevamo colpirli alle spalle anche se abbiamo sbagliato gol clamorosi per la nostra qualità”.

Cosa non ha funzionato: “Qualcosa bisogna metterci mano, ci sono delle cose che succedono che sono illogiche nelle nostre partite però bisogna prendere quello che i ragazzi hanno nelle loro qualità mettendoli nelle condizioni di esprimersi al meglio”. Dove si deve fare meglio: “Intanto si è passato il turno con merito, dopo ci sarà modo di ragionare sulle prossime partite”.

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Spalletti aggiunge a Sky Sport: “Quando le partite si decidono così alla fine diventa tutto più emozionante, perché oramai nessuno ci crede ma i calciatori continuano a funzionare, a mantenere la testa lucida e a rischiare poco. Hanno coperto tutto anche in larghezza, c’è da fargli i complimenti per come hanno reagito e come hanno gestito una squadra così offensiva”.

Cosa pensa della partita: “Come qualità di gioco siamo sotto livello, inutile girarci intorno. Se facciamo poco si realizza poco. Il nostro è un comportamento dove si vede che si pensa al risultato da portare in fondo senza credere di poterla vincere perché basta il pareggio, anche involontariamente succede. Ma mi aspetto più roba dai miei calciatori, perché a volte ce lo fanno vedere. Bisogna trovare più equilibrio”.

Cosa glielo fa credere: “Perché si vede che si può fare qualcosa di più, che sugli esterni si può fare male. Loro sui nostri esterni ci arrivavano sempre male. Noi però non siamo mai riusciti a portare a casa la possibilità che ci dava il sistema tattico”. La sua Italia ha avuto troppa prudenza: “Nel mezzo c’è sempre il comportamento. Non c’è prudenza. Il limite è il nono aver saputo giocare una palla in uscita, ma bisogna fare di più. Siamo sotto il nostro standard di rendimento, di livello. Nel primo tempo si è perso dei palloni incredibili, a prescindere del modulo. Bisogna far meglio coi 4 o coi 3, siamo stati timidi, troppo timidi nel primo tempo. Non c’entra il modulo, c’entra che anche involontariamente ci si accontenta di portare a casa il risultato di pareggio”.

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Manca qualità alla squadra: “Si hanno giocatori che la qualità per giocare questo tipo di partite ce l’hanno. Ma guardate i palloni in uscita che abbiamo sbagliato… Noi abbiamo qualità superiori rispetto a quanto visto. Jorginho ha fatto bene, Barella ha fatto bene così come Fagioli, Calafiori è quel giocatore di livello top che sa fare tutto. Ma come ho detto bisogna fare di più”.

Parla Zaccagni

Mattia Zaccagni, attaccante dell’Italia, ha parlato ai microfoni Rai al termine della sfida contro la Croazia: “Soddisfazione immensa, sono emozionato, è una serata bellissima. Era importante pareggiarla per qualificarci come secondi. Si soffre sempre sia in panchina che in campo, siamo stati bravi a restare in partita con un grandissimo secondo tempo. Ci siamo meritati questo pareggio. Il mister è stato bravo a creare questo gruppo, cercheremo di ripagarlo in campo”.

Sabato sfida con la Svizzera

L’Italia ha chiuso il gruppo B al secondo posto, alle spalle della Spagna. Grazie all’1-1 contro la Croazia, la Nazionale di Luciano Spalletti ha concluso il raggruppamento davanti alla squadra di Dalic e all’Albania, approdando così al turno successivo da seconda nel girone. C’è già l’accoppiamento per gli azzurri, che sabato prossimo a Berlino – fischio d’inizio alle ore 18.00 – affronteranno la Svizzera di Murat Yakin, squadra che ha sfiorato il primo posto nel gruppo A salvo poi finire alle spalle della Germania per una rete di Fullkrug al 92esimo.

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