Nel secondo giorno del suo tour nei Paesi Baltici, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso con fermezza la sua opposizione a un cessate il fuoco nella guerra russo-ucraina. Durante una conferenza stampa con il presidente estone Alar Karis, Zelensky ha sottolineato che tale pausa avvantaggerebbe esclusivamente la Russia, offrendole un’opportunità di riarmo e ravvivando il dibattito sull’efficacia degli aiuti occidentali.
L’energico capo di stato ucraino ha argomentato: “Una pausa nel campo di battaglia non è una pausa nella guerra. Non porta al dialogo politico e rischierebbe di dare alla Federazione Russa 2 o 3 anni per schiacciarci. Non possiamo correre questo rischio”. Zelensky ha avvertito sulle crescenti minacce russe, rivelando che la Russia sta attualmente negoziando l’acquisto di missili dall’Iran e ha ricevuto più di un milione di munizioni dalla Corea del Nord. L’Estonia ha risposto annunciando aiuti significativi per l’Ucraina, con un contributo di 1,2 miliardi di euro che si estenderà fino al 2027. Il presidente estone Karis ha confermato il sostegno costante dei Paesi Baltici all’Ucraina e ha dichiarato: “In questa guerra brutale, su questo grande campo di battaglia, siamo tutti alleati che lottano per la libertà”.
Zelensky ha ribadito la sua convinzione che l’adesione all’NATO costituisca la migliore garanzia di sicurezza per l’Ucraina e la regione: “Le migliori garanzie di sicurezza per l’Ucraina, i paesi baltici, la Polonia e la possibilità di immaginare un futuro diverso per la Bielorussia sono rappresentate dall’adesione dell’Ucraina alla NATO”. L’incontro tra Zelensky e Karis è avvenuto nel contesto delle recenti ondate di intensi bombardamenti russi subiti dall’Ucraina. Estonia, Lituania e Lettonia, ex repubbliche sovietiche ora membri della NATO e dell’Unione Europea, continuano a mostrare il loro sostegno a Kiev di fronte all’invasione russa.
Il presidente ucraino ha anche criticato l’Occidente per l’incertezza negli aiuti finanziari e militari, sostenendo che tale esitazione solo aumenta il coraggio e la forza della Russia. Il suo tour nei Paesi Baltici mira a consolidare ulteriormente gli alleati contro l’aggressione russa, convinto che “la guerra deve finire con la vittoria dell’Ucraina”. Il presidente ucraino proseguirà il suo viaggio con una visita in Lettonia, dove è previsto un incontro con il primo ministro locale e un ulteriore discorso alla nazione. La situazione in Ucraina rimane tesa, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi in questa crisi che continua a minare la stabilità geopolitica della regione.