Zlatan Ibrahimovic si prende il Milan; “Fonseca nuovo allenatore”

Zlatan Ibrahimovic si prende il Milan; “Fonseca nuovo allenatore”
Zlatan Ibrahimovic
14 giugno 2024

Zlatan Ibrahimovic ha fatto il suo ingresso ufficiale nel nuovo ruolo di dirigente del Milan, tenendo la sua prima conferenza stampa a Milanello. Lo svedese, noto per la sua determinazione e mentalità vincente, ha illustrato il nuovo corso del club rossonero con parole chiare e decise: “Io sono un vincente – ha esordito Ibrahimovic -. E vincerò. Chi conosce la mia mentalità sa che non accetto perdere. Voglio vincere e vincerò. Gerry mi ha risposto: ‘Benvenuto’. Da lì siamo partiti”.

Ibrahimovic ha poi spiegato il suo ruolo all’interno del club: “Sono operating partner di Red Bird. La mia responsabilità è nel Milan, lavoro con Furlani e Moncada. Sono coinvolto in tutto: Milanello, Casa Milan e Vismara. Ma non è un one man show: tutti hanno responsabilità”.

L’obiettivo: fare la storia

L’obiettivo per Ibrahimovic è chiaro: “Chi arriva al Milan deve farlo consapevole che qui non basta vincere, ma bisogna fare la storia. E noi faremo la storia”. Ha poi ringraziato Stefano Pioli per il lavoro svolto e ha annunciato il nuovo tecnico: “Il nuovo allenatore sarà Fonseca. È un bravo allenatore che porterà qualcosa di nuovo a San Siro. Serve qualcosa di nuovo, e Paulo è l’uomo giusto. Siamo fiduciosi”.

La strada verso i trofei

Ibrahimovic ha delineato il prossimo passo per il Milan: “Il prossimo step è rinforzare la squadra. Gli obiettivi del Milan sono i trofei: vincere in Italia e in Europa. La storia del Milan è anche in Europa. Negli ultimi anni il Club è tornato al top e ogni anno gioca per i trofei. Il Milan non vince, il Milan fa la storia. Questa è la differenza tra noi e gli altri. Chi entra nel Milan deve avere questa ambizione. Chi è qui e non ha questa ambizione e questi obiettivi non avrà spazio. Nessuno è soddisfatto dell’ultima stagione. Dopo una stagione si fa una valutazione, ma qui al Milan non c’è un limite: vogliamo essere più forti di quello che siamo oggi”.

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Nuovo allenatore: Paulo Fonseca

Ibra ha ufficialmente annunciato il nuovo allenatore del Milan: “Voglio dire grazie a Pioli per quello che ha fatto nel Milan, da parte della società e da parte mia personalmente. Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca. Abbiamo studiato bene e abbiamo messo i criteri su cosa cerchiamo e cosa vogliamo. Lo abbiamo scelto per portare la sua identità nei giocatori che abbiamo, per come vogliamo che giochi la squadra, con un gioco dominante e offensivo. Con tutto il rispetto per Pioli, volevamo portare qualcosa di nuovo ai giocatori. Abbiamo studiato come allena, come gioca, come prepara le partite. Dopo cinque anni serviva qualcosa di nuovo. Fonseca è l’uomo giusto. Siamo molto fiduciosi e ci crediamo tanto. Quando abbiamo deciso di salutare Pioli, abbiamo valutato e parlato con Fonseca. Ogni giorno parliamo e condividiamo la strategia. Lui ha i suoi desideri. Abbiamo anche un progetto di U23 molto importante per noi: vogliamo collegarla alla Prima Squadra e Fonseca è uno che dà possibilità e responsabilità ai giovani. Se hai un genio come allenatore e una squadra poco forte, il miracolo lo fai una volta, forse due. Noi vogliamo mettere l’allenatore nelle condizioni migliori possibili. Nel Milan c’è un allenatore, non un manager. Con Conte non abbiamo discusso perché i criteri che abbiamo messo noi, con tutto il rispetto per lui, non c’era in lui quello che cercavamo”.

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Il mercato

Per quanto riguarda il mercato, Ibra ha fatto il punto: “Dopo l’addio di Giroud, c’è Jovic, ma manca un posto. Cerchiamo l’attaccante. Zirkzee è forte, non è un segreto, ha potenzialità e ha fatto una grande stagione. Ciò che gira è realtà. Mi assomiglia? Non mi piace paragonare un giocatore. Lui gioca a modo suo, arriva dalla scuola olandese. Lui è Zirkzee, io ero Ibra”. Sulla vittoria dello scudetto dell’Inter: “Sofferto no, io non soffro. Questa parola è per un perdente. Qua parli con un vincente, quindi l’Inter ci dà carica per fare ancora di più”.

Ibra ha concluso assicurando che i top player resteranno: “Theo e Maignan restano, anche Leao. Sono giocatori tra i più forti nei loro ruoli e hanno un contratto con noi, sono felici. Non abbiamo bisogno di vendere. Grazie al lavoro di RedBird possiamo portare giocatori forti per migliorare. L’anno scorso abbiamo messo la base. L’attaccante non è un segreto: vogliamo prenderlo. Il mercato è tutti i giorni e ogni giorno arrivano report di giocatori. Mille chiamate ogni giorno per proporre i giocatori, chiamano anche voi per creare situazioni. Per finalizzare un giocatore è un processo che stiamo seguendo. Per noi l’importante è il profilo: possono anche essere i giocatori più forti del mondo, ma se non è nel nostro profilo non lo prendiamo”.

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