Il Napoli batte anche nella gara di ritorno lo Zurigo (2-0) e si qualifica senza problemi per gli ottavi di finale di Europa League. Ancelotti manda in campo diverse riserve ma nonostante cio’ il divario tecnico fra le due squadre e’ sempre notevole e gli azzurri controllano la gara senza affanni. Per i partenopei si tratta quasi di un allenamento. L’allenatore dello Zurigo Magnin, costretto dalla necessita’ di dover tentare un’impresa per ribaltare il 3-1 dell’andata a favore del Napoli, si affida inizialmente a un atteggiamento spregiudicato. Rispetto alla gara giocata in Svizzera, i due esterni di centrocampo, Winter e Kololli, vengono schierati come esterni di difesa con l’evidente scopo di tentare di spostare avanti l’asse della manovra.
A questa mossa tattica si aggiunge una maggiore aggressivita’ degli svizzeri che cercano in tal modo da un lato di contrastare il possesso palla e gli spunti offensivi degli avversari e dall’altro di giocarsi le loro possibilita’ di sbloccare il risultato nella fase iniziale della partita. Ma nel calcio non sempre cio’ che gli allenatori stabiliscono al momento della preparazione dell’incontro trova poi una concreta realizzazione. E infatti il Napoli, grazie anche alle superiori qualita’ tecniche dei propri calciatori, lascia sfogare lo Zurigo e nell’arco di una decina di minuti si impossessa del predominio del gioco che conserva poi fino alla fine. Gli azzurri producono qualche buona azione offensiva ma il ritmo e’ lento e Brecher non corre grandi pericoli. Il gol del vantaggio arriva soltanto nella fase conclusiva del primo tempo. Il merito e’ principalmente di Ounas che taglia il campo da sinistra verso il centro, al limite dell’area di rigore, e serve poi Verdi, liberatosi dalla parte opposta.
L’attaccante colpisce al volo di destro e manda il pallone in fondo alla rete. Nella ripresa il Napoli potrebbe raddoppiare dopo pochi minuti ma l’arbitro greco Sidiropoulos non concede inspiegabilmente un calcio di rigore agli azzurri, dopo un plateale atterramento di Ghoulam da parte di Winter. Il raddoppio arriva soltanto al 30′ quando Mertens trova Ounas smarcato sulla destra e il franco-algerino conclude a rete con un diagonale di destro. I minuti rimanenti vedono gli azzurri controllare la partita senza correre alcun pericolo. Gli unici momenti interessanti sono rappresentati da una conclusione di Milik dal limite dell’area, destinata in fondo alla rete, che Brecher sventa in calcio d’angolo con una splendida parata e da una mancata deviazione dello stesso polacco con la porta spalancata a pochi secondi dal termine.